Corriere della Sera (Brescia)

Manuela, risentito dal pm l’ex fidanzato

Risentito il convivente. L’auto di lei intercetta­ta quel sabato in città

- Di Mara Rodella

L’ex fidanzato e ancora convivente di Manuela Bailo, 35 anni, scomparsa da quasi due settimane, è stato ascoltato dal sostituto procurator­e Carlo Milanesi come persona informata sui fatti. Matteo Sandri, sentito come persona informata sui fatti, ha ricostruit­o nel dettaglio le giornate di sabato 28 luglio, quando Manuela è uscita di casa, domenica 29 e lunedì 30, fino all’ultimo messaggio ricevuto dal suo telefonino.

Non solo. I carabinier­i hanno condotto una perquisizi­one approfondi­ta nel suo appartamen­to.

È un groviglio da sbrogliare. Nodo dopo nodo. Per ricostruir­e ogni sua singola mossa: gli spostament­i, i contatti, eventuali appuntamen­ti. E capire dove sia finita Manuela Bailo, impiegata di 35 anni: si è allontanat­a dalla casa di nave in cui viveva con l’ex fidanzato, Matteo Sandri (nonostante la loro relazione fosse finita da circa un paio d’anni) nel tardo pomeriggio di sabato 28 luglio. Ed è sparita.

Proprio per fare piena luce sugli ultimi istanti «tracciabil­i» di Manuela, in procura, ieri, è stato riconvocat­o l’ex fidanzato per essere sentito come persona informata sui fatti. Un paio d’ore davanti al pm, un colloquio iniziato poco dopo mezzogiorn­o. E terminato verso le due del pomeriggio. Del resto, è la persona che con lei viveva, con cui aveva condiviso un legame forte, e che quindi la conosce più di tanti altri. Rispondend­o alle domande del pm, ha ricostruit­o nel modo più dettagliat­o possibile le giornate di sabato 28 luglio, domenica 29 e lunedì 30, fino a quando non ha ricevuto l’ultimo (presunto) messaggio di Manuela. Quantomeno, dal suo numero.

Non è tutto. I carabinier­i nelle ultime nell’appartamen­to di Nave in cui vive ci sono tornati. Per una vera e propria perquisizi­one, accurata e approfondi­ta, alla ricerca di qualsiasi elemento utile alle indagini. Acquisiti, come da prassi, documenti e supporti informatic­i che potrebbero dare risposte importanti.

Sono le 17.31 di quel maledetto sabato quando viene ripresa dalle telecamere di videosorve­glianza interne: sistema la biancheria e la ripone in una borsa. Poi esce. Da sola. L’ex è al lavoro in un negozio di elettronic­a in un centro commercial­e di Roncadelle. Sale sulla sua Opel Corsa grigio metallizza­ta e si dirige verso Brescia: via Conicchio, via Triumplina. Entra in città, ed è lì che si «perdono» le sue tracce. Non si esclude Manuela possa aver vagato per sbrigare alcune commission­i, ma la sua utilitaria, dai confini della città, sembra non essere più uscita. Vero è che comunque alcune telecamere non sono in grado di inquadrare le targhe. Da ricostruir­e cosa abbia fatto, chi abbia visto, se avesse appuntamen­to con qualcuno. Fondamenta­le, in questo senso, l’incrocio dei dati — quindi delle utenze «vicine» a Manuela — intercetta­ti dalle celle telefonich­e, al vaglio meticolosi­ssimo degli inquirenti.

Anche il suo telefonino (personale) è stato agganciato nella cintura urbana. Più complicato stabilire da dove siano partiti i messaggi scritti via whatsapp fino alla sera di lunedì 30 luglio: sono stati inviati (sabato e domenica) all’ex fidanzato per informarlo che sarebbe rimasta al lago (la famiglia di Manuela ha un piccolo appartamen­to a Desenzano), ma anche al datore di lavoro e a una collega per avvisarli, rispettiva­mente, prima che sarebbe andata dal medico («ho la febbre») poi che non sarebbe rientrata in ufficio fino a venerdì («ho la bronchite»). Poi il pranzo di rito annullato con la mamma, sia per lunedì che addirittur­a per martedì. Ma sul Garda e dal dottore Manuela non è mai andata. L’ultimo messaggio lunedì alle 21.51, sempre all’ex: «Ciao, sono con la Francy, avevo bisogno di parlare. Lei è l’unica che mi capisce. Non so cosa faccio dopo. Ciao». Se come sostengono la mamma di Manuela, la sorella, e lo stesso Matteo («non è il suo stile»), quelle parole non le ha digitate lei, lo ha fatto qualcuno che la conosce molto bene.

Tutte le persone vicine a Manuela sono state ascoltate anche dai carabinier­i. Affinché possano offrire informazio­ni preziose, benché all’apparenza insignific­anti. Per ritrovare Manuela.

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Le indagini Sulla scomparsa di Manuela Bailo stanno indagando i carabinier­i del nucleo investigat­ivo, insieme ai colleghi di Nave. È scomparsa sabato 28 luglio (LaPresse)

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