Rivoluzione in Serie B, verso quota 19
Oggi si saprà il numero di squadre del torneo, ma sembra prevalere la linea Cellino
Sarà una piccola-grande rivoluzione per il campionato di Serie B: per la prima volta si potrebbe avere un torneo a 19 squadre contro le 22 della precedente stagione. L’ufficialità arriverà oggi, ma ieri è sembrata prevalere la linea Cellino che vuole sfoltire la categoria da quelle compagini più instabili dando un taglio netto ai ripescaggi. E proprio quelle squadre che sognavano di tornare in B, promettono battaglia.
Il verdetto arriverà oggi e, nell’estate infinita dei processi, dei fallimenti, dei ricorsi e dei controricorsi, di ufficiale ormai non c’è nulla. Solo i comunicati della Federcalcio possono definirsi tali. E quello atteso ieri, che doveva definire il format e il numero di squadre del prossimo campionato, non è arrivato. Ma è già trapelato molto di quanto verrà deciso. In modo sorprendente e clamoroso. Il calcio italiano rischia di essere il grande sconfitto, Massimo Cellino il vincitore su tutta la linea. Voleva il blocco dei ripescaggi e, per evitare il lungo tira e molla dei tribunali, la Federcalcio sta seriamente pensando di avallare un progetto che pareva ormai utopico allo stesso presidente del Brescia, pur avendo convinto Claudio Lotito, il presidente Balata e tutti i club a seguirlo. Il 3 agosto la Figc aveva diramato un comunicato perentorio: «Le iscritte saranno 22, la Lega di B si rassegni». Ha cambiato idea velocemente.
Dovrebbero, il condizionale è d’obbligo, essere 19 e non 22 le società ai nastri di partenza di un torneo cadetto dalla partenza ancora incerta, mentre certissimi sono i tempi supplementari. Se davvero ci sarà il clamoroso niet ai ripescaggi, la situazione kafkiana delle ultime ore provocherà a catena altri tumulti. Novara, Catania e Siena, ormai convinte di essere state riammesse in luogo di Avellino, Bari e Cesena, si coalizzeranno (hanno già pianificato una conferenza stampa congiunta per oggi alle 15 a Roma) ricorrendo al Tar per riprendersi la promozione a tavolino. In realtà, il cambio di rotta è scaturito dopo il no della Corte Federale d’Appello, ufficializzato nel tardo pomeriggio, alla richiesta della Virtus Entella che chiedeva di vedersi riconsegnata la categoria e rendere afflittivo per la stagione scorsa, e non per la prossima, il -15 di penalizzazione assegnato al Cesena per il caso plusvalenze. La decisione ponziopilatesca, come già avvenuto per il Chievo, ha invece prorogato tutto a settembre passando la palla alla Disciplinare. E obbligando il «palazzo» a una scelta netta. O dentro tutte e tre le società in liste d’attesa, oppure paletta alzata avallando l’azione di Cellino. Se sarà così, la Serie B per la prima volta nella storia partirà con 19 formazioni al via (prima del format a 22, era sempre stata a 20) e un turno di riposo per tutte. Attende anche Dazn. Aveva acquistato i diritti triennali per undici partite a giornata, ora può trasmetterne solo nove: era stata apposta una clausola per salvare il contratto anche in caso di due rinunce. Se saranno tre, cosa accadrà?
Questa è un’altra puntata di un romanzo che ieri ha conosciuto una svolta ma non la fine. Intanto Suazo sorride: ieri, in amichevole, è arrivato il 4-1 al Ciliverghe (doppietta di Morosini, sigilli di Ferrari e Donnarumma), il miglior preambolo al match di domenica con il Novara. Anche se il calcio giocato resta per ora dietro le quinte. Sul proscenio si sta combattendo una guerra. E non è affatto finita.