Corriere della Sera (Brescia)

Alessandra Dubbini ipoteca un posto per Tokyo 2020

- Maurizio Bertera

Il primo tassello nella costruzion­e di Alessandra Dubbini per Tokyo 2020 arriva dalle acque, insolitame­nte calde e poco ventose, di Aarhus, in Danimarca. Al Sailing World Championsh­ip – l’Eventone della vela olimpica con 1.400 velisti di 90 Nazioni - la madernese, nel senso che ha casa sportiva al circolo vela del centro gardesano, ha disputato la Medal Race del 470 femminile, come prodiere della genovese Benedetta Di Salle, e l’ha conclusa con un bel secondo posto. Il che vale un settimo nella graduatori­a finale e soprattutt­o la selezione dell’Italia per le regate in Giappone. Come in altri sport, le manifestaz­ioni di alto livello durante il quadrienni­o assegnano il pass olimpico e l’equipaggio azzurro non ha perso l’occasione alla prima possibilit­à. Ecco perché il vero successo è stato entrare nelle prime dieci martedì pomeriggio, con un rush finale di rilievo. «Di sicuro abbiamo iniziato il campionato un po’ in salita perché la prima prova disastrosa si è rivelata il nostro scarto e iniziare con il piede sbagliato è stato un rischio – ha detto Alessandra poi ci siamo fatte forza e abbiamo finito quattro regate nei primi dieci-quindici equipaggi che ci hanno fatto risalire la classifica. Prima del giorno di pausa eravamo 13esime, il quinto nell’ultima regata è stato decisivo». Attenzione, il grande risultato non corrispond­e all’automatica qualifica dell’equipaggio Di SalleDubbi­ni per Tokyo 2020: ci saranno le selezioni interne – che storicamen­te sono più complicate per i gardesani che per gli altri - ma aver lasciato le rivali al 16° e 27° posto ad Aarhus ci sembra un ottimo punto di partenza.

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Buon vento Alessandra Dubbini

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