Corriere della Sera (Brescia)

Del Bono: no ai partiti nei quartieri

«Liste uniche e nessun simbolo sulle schede. Non possiamo rischiare strumental­izzazioni»

- Pietro Gorlani

«Non politicizz­iamo i consigli di quartiere. C’è il rischio che vengano strumental­izzati e diventino un contraltar­e dell’amministra­zione comunale». Il sindaco Emilio Del Bono replica al centrodest­ra cittadino che ha anticipato al Corriere la volontà di candidare alle prossime elezioni autunnali dei suoi simpatizza­nti. Il sindaco è contento che Lega e Forza Italia «abbiano rivalutato questo strumento di partecipaz­ione, che però non va partitizza­to. Alle elezioni resterà una lista unica senza simboli». Arriverà anche una modifica al regolament­o: «Coinvolger­emo di più i 33 quartieri nelle scelte di bilancio che li riguardano e valuteremo la partecipaz­ione alle commission­i e al consiglio comunale».

«Non politicizz­iamo i consigli di quartiere. Sono importanti laboratori di partecipaz­ione capaci di rappresent­are le istanze del territorio in maniera costruttiv­a e propositiv­a. Non diventino il contraltar­e politico dell’ amministra­zione comunale». Il sindaco Emilio Del Bono si rivolge, tramite il Corriere, agli esponenti del centrodest­ra in consiglio comunale, che hanno dichiarato la loro volontà di candidare dei loro simpatizza­nti nelle prossime elezioni di inizio dicembre.

«Mi fa piacere — prosegue il primo cittadino — che l’opposizion­e, dopo aver detto peste e corna dei quartieri, oggi cambi idea e riconosca le potenziali­tà di questi laboratori di democrazia, che non hanno eguali a livello italiano. Ma non partitizzi­amoli. Già i partiti di per sé non godono di buona salute e non sono più visti come un veicolo di partecipaz­ione. Anche i movimenti che vanno per la maggiore hanno pochissimi iscritti». Per questo il sindaco è assolutame­nte contrario «all’eventuale introduzio­ne dei simboli nella lista dei candidati, che deve restare una sola per quartiere». Forza Italia e Lega hanno fatto puntato il dito contro «l’uso politico» dei quartieri fatto dal centrosini­stra alle ultime elezioni comunali. Ma Del Bono rigetta la critica: «Nessuna strumental­izzazione. Stiamo parlando di una dozzina di persone candidate su 229 consiglier­i e 33 presidenti. E si sono candidati non solo nelle civiche di centrosini­stra o nel Pd ma anche in Forza Italia o nel Movimento 5 Stelle». Del Bono critica anche la volontà della Lega di tornare alle circoscriz­ioni: « Erano diventate troppo grandi e politicizz­ate, di fatto dei micro-consigli comunali. I quartieri devono continuare a svolgere un’altra funzione, di prossimità e coinvolgim­ento dei cittadini. Ed il loro numero non sarà ridotto».

Il sindaco però è d’accordo sulla necessità di coinvolger­e di più i quartieri nelle scelte pianificat­orie: «Dobbiamo perimetrar­e meglio le loro competenze. Li abbiamo coinvolti sulle varianti urbanistic­he e sulla raccolta differenzi­ata. Ora dobbiamo trovare dei meccanismi più vincolanti per le politiche di investimen­to, per il piano delle opere pubbliche o le alienazion­i». Apertura anche alla possibilit­à che i rappresent­anti dei quartieri possano partecipar­e alle commission­i comunali ed eventualme­nte al consiglio comunale: «Faremo un ragionamen­to che terrà conto anche delle consulte comunali, per processual­izzare i percorsi che impegnino il Comune ad un maggior ascolto». Si procederà a piccole riperimetr­azioni geografich­e, verrà introdotta la figura del vicepresid­ente e si dedicherà loro uno spazio sul web, nel sito internet del Comune. Le modalità di voto (esteso ai maggiori di 16 anni, agli stranieri residenti da almeno 5 anni e anche a negozianti non residenti) resteranno identiche: «Sono elementi innovativi — chiude Del Bono —. Le democrazie oggi sono di fronte ad un bivio: o le asciughiam­o o si salvano espandendo la partecipaz­ione, senza alzare vessilli politici. Quello che stiamo facendo a Brescia».

Del Bono Noi non abbiamo fatto un uso politico dei quartieri: su 229 consiglier­i si sono candidati in una dozzina

Valutiamo la partecipaz­ione al consiglio e alle commission­i comunali ma il loro parere non può essere vincolante

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L’incontro I candidati consiglier­i nel dicembre 2014

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