Musei part-time Guerra sindacale
Orari ridotti per lavori, a rischio 15 dipendenti. Castelletti: aprire un confronto
Con una circolare interna, giovedì Brescia Musei ha fatto sapere alle cooperative che gestiscono il personale che i musei osserveranno un orario ridotto e che, per lavori di manutenzione, verranno chiuse alcune postazioni: sono a rischio 15 dipendenti.
De bello museale: circolari in posta certificata, mail al cianuro, comunicati stampa e richieste di deporre le armi e aprire un confronto inviate il sabato sera. La comunicazione interna è stata inoltrata tre giorni fa da Brescia Musei alle cooperative che gestiscono il personale (Socioculturale e Coopculture): dal primo settembre, gli orari di apertura di Santa Giulia, parco archeologico e Pinacoteca saranno rivisti e corretti, mentre il Museo delle Armi dovrebbe chiudere per due mesi, fino a ottobre, per lavori in corso. Una dea decapitata e part-time: la testa di Minerva, nell’aula occidentale del Capitolium, potrà essere vista dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 17, e sarà soppressa una postazione nel santuario repubblicano. La Tosio Martinengo e ’ex monastero faranno orario continuato (fino alle 17), ma saranno sospesi rispettivamente il guardaroba e i presidi «Storia del monastero» ed «Età romana».
Il taglio lascia in bilico circa 15 dipendenti delle cooperative: i loro contratti a tempo determinato, che scadranno a fine mese, rischiano di non essere rinnovati. Per il sindacato, che venerdì ha proclamato lo stato di agitazione è, testuale, una «brusca, improvvisa, in bruciante riduzione dell’offerta museale, in contraddizione con le recenti dichiarazioni trionfalistiche della direzione della fondazione e dell’Amministrazione riguardo al rilancio del patrimonio cittadino». E comunicata via mail, oltretutto, «in palese spregio di corrette relazioni sindacali» (cit). La Loggia ha risposto con un comunicato stampa. Alla lettera: «Nulla di definitivo è stato ancora deciso». In calce, un invito alla fondazione a «sedersi quanto prima a un tavolo con i sinda- cati». Premessa: la chiusura del Museo delle Armi è «un provvedimento temporaneo (qualche settimana), necessario per la sistemazione di alcune sale che hanno bisogno di manutenzione» e di cui ancora non sono state decise le date. Mentre in Santa Giulia, in autunno, saranno riparati i tetti degli spazi dedicati alle mostre temporanee, che resteranno off-limits fino alla fine dei cantieri. «In entrambi i casi si tratta di interventi urgenti (...). In primavera, infine, con la ricollocazione della Vittoria Alata, anche l’area archeologica subirà temporane- amente delle variazioni di orario». «Capisco la preoccupazione dei lavoratori — dice il vicesindaco Laura Castelletti — e non condivido il metodo usato dalla Fondazione per comunicare con i dipendenti delle cooperative che hanno in appalto la gestione dei musei. Con le persone bisogna confrontarsi e valutare insieme i percorsi, è sempre stato questo lo stile della nostra Amministrazione e non cambieremo proprio ora. Sono certa che Brescia Musei troverà una strada condivisa con i sindacati, garantendo la tutela dei lavoratori». Cercheranno di trovarla lunedì: alle 17, è previsto un incontro tra il direttore Luigi Di Corato e i sindacati.