La danza delle foglie (e delle tazze) al «Teatro delle erbe»
Oggi a Paspardo, località Sottolaiolo, ore 15, nella sede del Centro faunistico del Parco dell’Adamello (benemerita istituzione che cura la fauna selvatica in difficoltà), vadano signori, vadano: tutti, grandi e bambini, sono invitati … in «tisaneria» per assistere allo spettacolo il Teatro delle Erbe, predisposto dall’associazione Lontano Verde e recitato dall’omonimo gruppo di Saviore dell’Adamello. A capo della giovane brigata, autentico deus ex machina dell’evento, Italo Bigioli, personaggio di poliedrici interessi ed esperienze, cultore di tradizioni alpine ed esperto non banale di erbe e piante medicinali rivisitate nel solco della tradizione locale. Da una decina d’anni, si è fatto promotore della raccolta e della conservazione della ricca tradizione erboristica della Valle che ha portato alla costituzione di una mostra permanente di erbe, documenti e reperti d’interesse erboristico allocati nel vecchio Mulino di Saviore. Del tutto inconsueta ed intrigante, sotto forma di rappresentazione scenica, la scelta di Bigioli di divulgare le virtù e il fascino delle antiche pratiche. In questa occasione tre tazze — di frassino, di cui il territorio è ricco; di betulla, dalla affascinante corteccia biancastra e la salvia profumata a tutti nota — saranno animate da altrettanti attori che illustreranno con dovizia di citazioni, a volte raffinate e tratte da culture anche lontane dalla nostra occidentale, sia le peculiarità medicamentose che l’aura di mistero che sempre promana da queste attività. Al frassino, indicato per l’eliminazione dell’acido urico per fare tanta plin plin, si affianca la betulla per contrastare, in particolare, la ritenzione idrica. Al termine, preparate con tutti i crismi, le foglie delle tre essenze si trasformeranno in tisane per tutti. Di sicuro non fanno male.