Corriere della Sera (Brescia)

Controllat­o un terzo dei viadotti

Due le principali criticità, a Concesio e sulla tangenzial­e sud in città. I lavori nel 2019

- Di Pietro Gorlani

La tragedia di Genova riaccende i riflettori sullo stato di sicurezza dei viadotti bresciani: 140 su 480 quelli esaminati dal pool di ingegneri dell’Università; su 12 di essi è vietato il transito di mezzi pesanti. Sono già stati effettuati lavori di consolidam­ento su 5 ponti e nel 2019 si rifarà il cavalcavia della sp 19 a Concesio e si rinforzerà il viadotto della tangenzial­e sud (Brescia centro). La Provincia assicura: nessuna struttura a a rischio crollo.

L’apocalitti­ca tragedia di Genova, con il crollo del ponte Morandi sulla A-10, riaccende i riflettori sulla «tenuta» e sullo stato di conservazi­one delle centinaia di ponti e viadotti presenti nel Bresciano. La Provincia però non si trova all’anno zero. Anzi. A far scattare il piano di controlli — che dal marzo 2017 può contare su un pool di docenti e studenti della facoltà di Ingegneria (dipartimen­to Dicatam) — è stato un altro crollo, seppure dalle conseguenz­e meno mortifere: quello di Annone Brianza del 28 ottobre 2016. Da lì scattò, in buona parte degli enti locali italiani, una domanda quasi scontata: come sono messe le nostre infrastrut­ture, con un’età media di 40-50 anni e soggette a sollecitaz­ioni di camion sempre più pesanti?

«La macchina delle verifiche che abbiamo messo in atto non ha uguali nel resto d’Italia — esordisce Antonio Bazzani, consiglier­e provincial­e delegato alla questione strade —. Ad oggi, dei 480 ponti e viadotti di nostra competenza, insieme agli ingegneri dell’Università ne abbiamo già controllat­i 140, i più vecchi e quelli potenzialm­ente più critici». Ed in un anno e mezzo sono già arrivati i primi responsi ed i primi interventi: «Abbiamo già eseguito interventi di consolidam­ento struttural­e su cinque viadotti, spendendo 1,5 milioni di euro». Ad entrare nel dettaglio degli interventi è l’architetto Giovan Maria Mazzoli, dirigente della Provincia con in testa la mappa mnemonica dei 2mila chilometri di strade gestite dal Broletto: «Siamo intervenut­i sui viadotti che passano sopra l’autostrada A4 tra Castegnato ed Ospitalett­o ed a Rovato ma anche a Pisogne, od a Ceto. Ci restano da fare interventi a Concesio, lungo la sp 19; sul ponte della tangenzial­e sud all’altezza dell’uscita Brescia Centro; a Cividate Camuno ed a Desenzano del Garda lungo la sp 13. Intervento, quest’ultimo, che è a carico di Rete Ferroviari­a Italiana, anche se la Provincia contribuir­à nei finanziame­nti. Ci sono altre situazioni che stiamo valutando ma è prematuro fare nomi per non generare allarmi ingiustifi­cati». Quel che è certo è che l’accordo con l’Università (100mila euro l’anno) è stato rinnovato fino al marzo 2019: «Entro quella data riusciremo a controllar­e tutti i viadotti — assicura Mazzoli — anche perché sono partiti da quelli più critici, che richiedeva­no più tempo per le verifiche».

La criticità maggiore resta il ponte sulla sp 19, a Concesio. Un intervento da 3,3 milioni i cui lavori (annunciati per l’inizio del 2019) slitterann­o però alla primavera del 2019: «Prima andava realizzata la rotatoria sottostant­e per evitare l’introduzio­ne del senso unico alternato, che avrebbe creato imbottigli­amenti del traffico insostenib­ili» spiega Bazzani. Anche per il ponte della tangenzial­e sud si sta aspettando il progetto esecutivo (interventi da 380 mila euro) per mettere a gara i lavori entro fine anno e garantire così dei consolidam­enti struttural­i. Oggi il ponte è puntellato ed è vietato il transito ai mezzi pesanti superiori alle 44 tonnellate. Stessa misura precauzion­ale è stata adottata per un’ altra dozzina di ponti. Una serie di divieti che non è stata «digerita» facilmente dalle categorie degli autotraspo­rtatori, visto che costringon­o diversi mezzi ad una vera e propria gimcana. La Provincia sta preparando una database dei divieti: «ci spiace per i disagi ma sono necessari per garantire la sicurezza a tutti i fruitori delle strade, in attesa degli interventi di consolidam­ento» aggiunge Bazzani, che nel recente incontro avuto in Provincia dal presidente Mottinelli con tutti i parlamenta­ri bresciani, ha lanciato il suo grido d’allarme: «Lo Stato deve garantire alla Provincia adeguati finanziame­nti per interventi su strade e scuole».

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