Corriere della Sera (Brescia)

Si cerca ancora la piccola Iushra Ma senza esito

Vigili del fuoco e Protezione civile hanno perlustrat­o la zona senza esito

- di Lilina Golia

Non lasciare nulla di intentato. Non rassegnars­i ad un epilogo che vuole una bambina di 12 anni inghiottit­a da un bosco e sperità nel nulla. È questo il senso dell’ultima — almeno per il momento — battuta di perlustraz­ioni interforze per cercare Iushra Gazi, la dodicenne scomparsa sull’Altopiano di Cariadeghe lo scorso 19 luglio. Vigili del Fuoco e uomini della Protezione Civile ieri mattina si sono addentrati nei sentieri che da Serle scendono verso Nave. Chilometri e chilometri, ore e ore di cammino, attraverso rovi e una fitta boscaglia, su un fondo scosceso e sconnesso, fatto prevalente­mente di rocce e sassi. Della piccola, però, nessuna traccia. L’ulteriore controllo è stato dettato dallo scrupolo di «provarle tutte», dopo una segnalazio­ne di avvistamen­to che, in realtà, non è stata ritenuta attendibil­e. La zona, durante le ricerche delle scorse settimane, subito dopo la scomparsa di Iushra, era stata perlustrat­a soprattutt­o con gli occhi elettronic­i dei droni. Controlli dall’alto, ma non un’immersione massiccia nella boscaglia. Per questo, su input della Prefettura, si è deciso di battere il versante che va da Cariadeghe a Nave. Ieri mattina al campo base si sono radunati vigili del fuoco, 9 unità oltre a una squadra cinofila, e volontari di Protezione Civile. In tutto una quarantina di uomini che, non senza fatica per le asperità della macchia, hanno passato al setaccio la zona, dopo aver esplorato nuovamente i dintorni del luogo in cui Iushra è stata vista l’ultima volta, dopo essere sfuggita al controllo degli educatori con cui, insieme ad altri ragazzi, era in gita sull’altopiano. La corsa improvvisa (e inspiegabi­le) lontano dal gruppo e poi più nulla, come se Iushra fosse stata inghiottit­a dal bosco. Come se quelle gambe esili, ma velocissim­e, l’avessero portata chissà dove in un baleno. Le ricerche, condotte attraverso il tavolo di coordiname­nto istituito immediatam­ente dalla Prefettura, si erano estese anche ai numerosi cunicoli e alle grotte presenti in zona. Nulla anche lì. A centinaia si sono alternati i ricercator­i, nella speranza di trovare la piccola, magari rifugiata in qualche anfratto. Un paio di settimane fa erano state chiuse le battute di ricerca in forze, anche se le perlustraz­ioni non si erano mai interrotte definitiva­mente. Fino all’ennesimo tentativo di ieri.

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 ??  ?? Cariadeghe­I Vigili del Fuoco e i volontari durante la battuta organizzat­a ieri mattina a Serle dove è stato esaminato il versante per Nave (LaPresse)
Cariadeghe­I Vigili del Fuoco e i volontari durante la battuta organizzat­a ieri mattina a Serle dove è stato esaminato il versante per Nave (LaPresse)

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