Turismo, sui laghi c’è aria da tutto esaurito
Sul Garda prenotato oltre il 90% delle camere, lungo le sponde del Sebino lieve flessione di olandesi
La dimensione internazionale del Garda garantisce al lago numeri da sold out. Traffico a parte, la settimana di Ferragosto sorride agli albergatori, ma anche ai gestori di appartamenti, B&B e campeggi. Hotel in overbooking a Limone (un ospite su 10 è italiano), molte conferme a Sirmione dove «l’affezionata clientela mitteleuropea» torna volentieri, il 94% di camere d’albergo affittate a Salò, oltre il 90% a Desenzano. Numeri che aiutano a capire come mai il Garda sia in grado di «muovere» un giro d’affari da diversi milioni di euro.
Ma è sempre più apprezzato anche il Sebino, soprattutto dopo il lancio d’immagine di «Floating Piers», l’opera di Christo dell’estate 2016. «L’eco di quell’evento continua» racconta Tiziana Anessi del Relais Mirabella, il quattro stelle che anni fa ospitò anche il re del Belgio. La partnership con i tour operator di Bruxelles continua, tanto che «nel mese di luglio ci sono stati molti turisti» provenienti dal paese nordeuropeo. Ma sul lago d’Iseo arrivano anche francesi, inglesi e olandesi attratti da una formula turistica che spinge sempre più sulla scoperta del territorio, in un racconto visivo che spazia dai filari della Franciacorta a Montisola, fino all’alta Valcamonica. E se negli alberghi la clientela trova ogni comfort, il Sebino vive molto anche di campeggi: c’è stato un leggero calo degli stranieri, soprattutto di tedeschi e olandesi (-3,5%), compensato però dall’arrivo di polacchi e danesi. E molti si presentano anche all’ultimo, in un’offerta turistica ormai abituata a lavorare con i portali internet e la logica del last minute: «In tanti chiamano uno o due giorni prima di partire e prenotano in quel momento – spiega Fabio Volpi del Sassabanek (Iseo) – oppure arrivano anche senza prenotare».
Che questa sia un’ottima stagione per il Sebino lo confermano anche gli albergatori: «Siamo pieni di stranieri. E in termini di prenotazioni – raccontano dal Relais Mirabella – siamo messi bene fino alla fine di ottobre». La stagione quindi sorride al Sebino, con tanti italiani anche nei campeggi. Un fascino, quello dei laghi, che porta ricchezza all’intero territorio: c’è tutto un indotto che si muove, dalle bollicine e dai rossi della Franciacorta ai vini del Lugana, dai negozi sul lungolago ai ristoranti stellati. Sul Garda, Sirmione registra per Ferragosto «un tutto esaurito un po’ ovunque» racconta Fabio Barelli, presidente degli albergatori della penisola che prevede fino a fine settembre «un’ottima stagione». Merito anche dei tanti italiani in giro e delle politiche di «parziale pedonalizzazione del centro storico», che hanno ridotto della metà le auto oltre il ponte levatoio del castello scaligero. Sirmione rimane una meta molto amata, con turisti che «tornano spesso». Si parla soprattutto di inglesi, tedeschi, austriaci: parenti lontani di quei notabili che il Garda lo frequentavano già a fine Ottocento, svelando per primi al mondo dei viaggiatori le bellezze di quell’angolo di Mediterraneo adagiato ai piedi delle Alpi. Oggi il turismo è un fenomeno di massa. E si vede bene anche a Limone. In questo piccolo paese di poco più di mille anime, le presenze sono sempre da record. «Fino a fine ottobre abbiamo tantissime richieste. E il 20% – racconta Franceschino Risatti, albergatore e sindaco di Limone – è legato all’apertura della nuova ciclopedonale, che a oggi ha già raggiunto i 50 mila ingressi». Il clou negli alberghi rimane la settimana di Ferragosto: «A Limone conferma Risatti - le prenotazioni sono così tante che abbiamo dovuto affittare anche le case private».