La pedagogia da zero a sei anni è un viaggio avvincente
Molto più che un manuale di competente e ragionata panoramica delle scuole di pensiero e della riflessione attuale sull’educazione dell’infanzia: al volume «Itinerari di pedagogia dell’infanzia», lavoro collettaneo di Monica Amadini, Andrea Bobbio, Anna Bondioli e Elisabetta Musi per le edizioni Scholé (Brescia, 2018) è sottesa un’idea definita e orientante di bambino, che propone a educatori e insegnanti del segmento zero-sei anni quasi una guida nel viaggio di accompagnamento a piccole persone in crescita.
E peraltro la metafora del movimento è data dal titolo stesso, «itinerari», ad alludere che la trattazione dei pensatori più significativi della pedagogia dell’infanzia dal Seicento a oggi, dei contesti nei quali si articola l’offerta e delle parole chiave della riflessione più recente — le tre parti di cui si compone il libro — sono pietre miliari da cui procedere per arricchire la competenza professionale oggi richiesta, ma soprattutto per essere all’altezza di un impegno volto a «dar valore al bambino e al suo percorso educativo, al suo modo di apprendere ed incontrare il mondo, di costruire significati ed entrare in relazione».
Apprezzabile e utile lo sforzo che gli autori hanno investito per confezionare un lavoro di squadra, pratico ed esaustivo nella presentazione per schede, non una giustapposizione di interventi ma una prospettiva corale di suggestioni e temi — si citano per rilevanza e chiarezza le pagine sulla cura, sul curricolo, sulle azioni della professionalità educativa, sulla relazione — tali da connotare il testo, nella tradizione delle edizioni La Scuola che nel marchio Scholé continuano, come un’operazione culturale che si pone come riferimento nella pubblicistica pedagogica nazionale.