Corriere della Sera (Brescia)

«La Milano-Meda non è come Genova I ponti sono sicuri»

Parla il presidente della Provincia Invernizzi La Lombardia invia soccorsi in Liguria

- Di Simona Ravizza

«Non dormirò sonni tranquilli finché la vicenda non sarà chiusa, ma non sono un incoscient­e: i ponti della Milano-Meda sono sicuri, qui non succederà come a Genova». Roberto Invernizzi, 48 anni, sindaco di Bellusco, dal settembre 2017 è il presidente della Provincia di Monza e della Brianza. Dopo il crollo del ponte genovese Morandi ieri sull’autostrada A10, è pronto a metterci la faccia per tranquilli­zzare i 100 mila automobili­sti che ogni giorno passano sul cavalcavia 14 all’altezza di via San Benedetto a Cesano Maderno (Km 140+228); il 12 all’altezza di via Alessandro Manzoni, sempre a Cesano Maderno (Km 139+318); e lo svincolo 26 (Km 142+974).

È la strada non a pagamento più usata in tutta la città metropolit­ana, l’arteria che unisce Milano alla Brianza, eppure i suoi ponti sono in stato di degrado. Una perizia tecnica dell’agosto 2017, rivelata dal Corriere negli scorsi giorni, ha decretato la necessità di bloccarli al traffico dopo 12 mesi, ossia adesso. Ma la Provincia non ha intenzione di chiuderli alla circolazio­ne sulla base di nuovi controlli appena portati a temine dalla società Akron e sui quali è attesa una relazione ufficiale dopo Ferragosto: «Potenziere­mo ancora le verifiche — assicura Invernizzi —. Ma non c’è nessun pericolo di cedimenti».

Il crollo di Genova, dove peraltro la Lombardia ha inviato soccorsi, arriva in un momento delicato: proprio mentre la Provincia attende il risultato dei monitoragg­i effettuati sui tre cavalcavia per verificare le loro condizioni statiche (il 10 all’altezza di via Maestri del Lavoro a Bovisio Masciago è stato chiuso). Nessun ripensamen­to sulla decisione di tenerli aperti nonostante l’alert lanciato l’agosto scorso e ribadito in una riunione tecnica del 26 luglio di quest’anno?

«Io mi fido dei nuovi riscontri della società Akron che ci saranno comunicati ufficialme­nte a ore. Anche negli ultimi giorni sono stati eseguiti di continuo controlli sulla tenuta statica dei tre ponti e ispezioni visive. Non faccio transitare auto e camion quotidiana­mente sulla MilanoMeda senza essere certo che non ci siano problemi».

In ogni caso lo stato di degrado dei tre cavalcavia è conclamato.

«Li abbiamo ereditati due anni fa dalla Provincia di Milano. Da allora abbiamo avviato una serie di verifiche. Senz’altro necessitan­o di interventi. È il motivo per cui l’assessorat­o regionale alle Infrastrut­ture ha appena finanziato 1,4 milioni di euro».

I lavori di rifaciment­o, però, non partiranno prima del 2019 e saranno conclusi solo nel 2020.

«Nel frattempo — lo ribadisco — continuano le verifiche. Da settembre vogliamo anche avviare un’operazione trasparenz­a nei confronti dell popolazion­e, informando­la via via dello status quo».

Anche il ponte Morandi di Genova, però, era sotto controllo. La Società Autostrade per l’Italia ieri ha fatto il seguente comunicato: «I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazio­ne e vigilanza».

«Ma Genova è un’altra storia. Per programmar­e al meglio, però, gli interventi da eseguire sui ponti della Milano-Meda, Concession­i Autostrada­li Lombarde (Cal), società controllat­a dalla Regione, deve dirci se e quando la Milano-Meda si trasformer­à nell’autostrada Pedemontan­a. Solo così noi possiamo capire il da farsi sul lungo periodo».

Sicurezza

La notte non dormo sonni tranquilli ma non faccio transitare auto e camion senza essere certo che non ci siano problemi per chi viaggia

Controlli

Abbiamo ereditato i cavalcavia due anni fa da allora abbiamo avviato una serie di verifiche Senz’altro necessitan­o di interventi La Regione ha finanziato 1,4 milioni

Futuro

Per programmar­e al meglio gli interventi da eseguire dobbiamo sapere al più presto quando la MilanoMeda si trasformer­à nella Pedemontan­a

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DegradatoI­l ponte di via San Benedetto a Cesano Maderno sulla MilanoMeda. È uno dei cavalcavia che, secondo una perizia dell’agosto 2017, doveva essere chiuso

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