Corriere della Sera (Brescia)

Michelle e Claudia sognano l’Olimpiade

Mancato l’oro per un soffio all’Europeo, migliore equipaggio azzurro

- Maurizio Bertera

È ancora dalle ragazze che arrivano le soddisfazi­oni per la vela gardesana. C’è un equipaggio che sta facendo benissimo nel 29er, classe propedeuti­ca al 49fx: lo compongono Michelle Waink e Claudia Gambarin, del Circolo Vela Gargnano che ha messo in piedi una bella squadra, guidata da Giulio Comboni. Bravissimo e sempre umile, al punto da sottolinea­re che «senza il direttore sportivo del club, Emilio Giambarda, e i collaborat­ori tecnici Luca Stefanini e Matteo Giovannell­i, avrei impiegato molto più tempo a capire gli skiff». Ma la ‘mano’ di Comboni si vede dai risultati che le ragazze hanno colto alla prima stagione in coppia: quarte assolute al Mondiale giovanile in Texas, sono giunte seconde all’Europeo in Finlandia, battute solo dalle britannich­e Black-Allridge. Resta il rammarico per un oro sfumato all’ultima prova, affrontata in testa alla classifica, ma l’equipaggio del CVG è stato il migliore della spedizione azzurra, con un 24° posto in generale su 140 partenti, davanti a tutti i ragazzi. «Hanno capito benissimo come mettere a frutto le diverse esperienze: quella della Waink nel 29er e quella della Gambarin che è stata anche prodiere della sorella sul 49er in due stagioni» spiega il coach. Il mix, come dicevamo all’inizio, è particolar­e. Stesso anno di nascita (2000), identica vocazione al proprio ruolo (timoniere e prodiere), la sicurezza di andare in barca prima da grandi amiche e poi da profession­iste. «Eravamo tesserate per il Circolo Vela Arco, senza regatare insieme: forse è stato questo a farci legare così tanto. Dalla prima uscita dello scorso inverno, ci siamo trovate benissimo e abbiamo potuto lavorare molto sulla tecnica» spiega la Gambarin, milanese che ha seguito la famiglia in Valtenesi a sei anni. Studentess­a al ‘Fermi’ di Salò («Sono all’ultimo anno di Scienze mi piacerebbe fare la biologa o la veterinari­a« dice), ha scoperto la vela con un corso del Nauticlub Moniga poi ha gareggiato per la Canottieri Garda e nel 2013 si è spostata ad Arco dove si è fatta notare dai tecnici. Che l’amicizia sia stata determinan­te, lo prova il fatto che la Waink non appena finito il sodalizio con il precedente prodiere, abbia chiesto alla Gambarin di raggiunger­la subito a Gargnano, nello scorso ottobre. «Dopo aver scoperto la vela a 11 anni, nel 2016 mi era venuta voglia di cambiare – racconta - ho raccolto validi risultati prima di avere a prua Claudia, ma ora mi sento veramente al massimo perché abbiamo un grande affiatamen­to, a terra e soprattutt­o a bordo». Nata e residente a Brunico, brava sciatrice (in passato, a livello agonistico), Michelle sta preparando l’esame di ammissione alla facoltà di Psicologia all’Università di Innsbruck. Ora c’è da chiudere al meglio la stagione e la carriera in 29er: prima l’Italiano a Loano e successiva­mente l’Eurocup a Riva del Garda. Per ragioni di età è tempo di salire sul 49er, lo skiff olimpico: quello dove Giulia Conti ha scritto pagine memorabili. Al di là della bravura, Michelle e Claudia potrebbero già puntare alla selezione per Tokyo 2020. «La qualificaz­ione ai Giochi Olimpici? Si pensa ma non si dice» sottolinea il saggio Giulio Comboni. Noi invece lo scriviamo: il sogno a cinque cerchi va inseguito, non è utopia.

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Stelle Waink e Gambarin

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