Una città a misura di non fumatori
Ho una proposta da sottoporre all’amministrazione comunale cittadina, tanto attenta all’ambiente, al decoro, alla pulizia delle strade e dei parchi, all’educazione dei ragazzi e alla salute dei suoi cittadini. Una proposta che voglio condividere con i lettori con la consapevolezza che il rischio di essere tacciata di «integralismo» è molto elevato. Ma rassicurando sul fatto che l’idea parte da un concetto di tolleranza assoluta nei confronti di tutti, purché nessuno tenda a prevaricare gli altri. Mi piacerebbe — ecco la mia idea — avere a disposizione un lato della strada dove il fumo è vietato. Vi è mai capitato, camminando di imbattervi nella nuvola di fumo lasciata da un fumatore di sigari .... oppure, nelle situazioni di ressa, di essere toccati di striscio dalla cenere incandescente di una sigaretta. O ancora di aver dovuto dribblare un mozzicone spento male, lasciato a pochi centimetri dalla zampa del cane che portate a passeggio. Perché, quindi, non dividere le vie in due zone distinte, una smoke free e una dove il fumo è vietato. Sul marciapiede di destra si potrebbe consentire il fumo, su quello di sinistra vietarlo. Ci sarebbe qualche piccolo disagio per i fumatori (non lo nego) e l’amministrazione, sostenendo anche dei costi, dovrebbe trovare il modo per pubblicizzare questa piccola «rivoluzione» e invitare i cittadini a rispettare le nuove regole. Ma con l’impegno e la collaborazione di tutti si otterrebbe una città più vivibile. Sarebbe una prova di grande tolleranza da parte di tutti, fumatori e non. E Brescia potrebbe diventare un modello da seguire anche per altre città.