Ermal Meta Un «disco d’oro» in piazza Duomo
Reduce dal primo posto a Sanremo, il cantautore in città con il nuovo album
Sanremo è sempre Sanremo. Ne sa qualcosa il cantautore, compositore e polistrumentista albanese naturalizzato italiano Ermal Meta, tanto da vincerlo quest’anno in coppia con Fabrizio Moro con il brano Non mi avete fatto niente, guadagnandosi successivamente un lusinghiero quinto posto all’Eurovision Song Contest svoltosi a Lisbona.
L’artista classe 1981 si esibirà a Brescia venerdì 7 settembre alle 21 in piazza Paolo VI (in caso di maltempo lo spettacolo verrà spostato al Brixiam Forum, biglietti da 30 a 50 euro, info cipiesse-bs.it). C’è quindi molta attesa per questa data (che in un primo momento era stata fissata per sabato 8, successivamente anticipata al 7) all’interno del Non abbiamo armi tour: si tratta di una lungo viaggio live che ha toccato da metà febbraio numerose località italiane registrando il sold out ovunque, compreso al Forum di Assago, dove si sono esibiti ospiti illustri come Elisa, Antonello Venditti e lo stesso Moro. Proprio Moro ha beneficiato di uno slancio di non indifferente grazie al festival rivierasco, mentre Ermal era già riuscito a sfondare la breccia del successo in virtù dei tre album usciti a breve distanza e a una capacità come pochi di entrare nel cuore della gente. Riguardo lo show di venerdì, sarà esaltato da una grande produzione, una nuova e ricca cornice scenografica per uno spettacolo di grande impatto che regalerà al pubblico soprattutto le canzoni del nuovo album Non abbiamo armi (disco d’oro e debutto al primo posto della classifica di vendita). Tra l’altro i fedelissimi possono acquistare la deluxe edition che include 3 cd e un book fotografico, l’inedito Voodoo Play racchiude tre bonus e 6 brani registrati live. Nella scaletta del concerto bresciano di Ermal ci saranno i seguenti brani: Gravita con me, Ragazza paradiso, Le luci di Roma, Caro Antonello, 9 Primavere, Volevo dirti, A parte te, Odio le favole e tante altre.
E dire che la sua, quella di Meta, è una storia di vita segnata da sacrifici e di grande amore per la musica, prima con due band, Gli Ameba 4 e La Fame di Camilla, poi da solista. Ma prima di scalare il successo, l’artista ha conosciuto la fame in Albania durante un’interminabile crisi economica che ha messo in ginocchio il Paese, costringendo migliaia di albanesi a emigrare in tutta Europa. La canzone scritta da Meta Vietato morire spiega il difficile rapporto avuto con il padre che abbandonò la famiglia al proprio destino, nel 1990. Eppure si è riscattato alla grande, tanto che è diventato uno dei cantautori più apprezzati in Italia: solo negli ultimi 5 anni ha raccolto 8 dischi di platino e 7 ori. Nel 2016 i pezzi più trasmessi che portavano la sua firma erano addirittura 7, raccogliendo milioni di visualizzazioni. Nel 2017 si è concesso il lusso di vincere il Miglior tour dell’anno, che si è concluso dopo 80 date quasi tutte sold out. Ha presenziato a Palermo sotto l’Albero di Falcone per la commemorazione del XXV° anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio e subito dopo ha concluso l’avventura ad Amici che lo ha visto nelle vesti di giudice. Insomma, giovane ma con parecchia strada percorsa e tanta ancora da fare, ma sempre con grande dose di umiltà.