Musei, sarà la stagione dei lavori
Investimenti su Castello, Pinacoteca e Capitolium. Del Bono: chiederemo fondi a Roma
Il potere del biglietto gratuito: in agosto, i Musei civici sono stati visitati da 37.233 persone (32.323 solo nelle due settimane di apertura gratuita). E mentre si attende il nuovo presidente di Brescia Musei (si vota il 10) aprono i cantieri al Museo delle Armi e in Santa Giulia.
Mosaici affrescati, triclini in tessuto a righe bianche e rosse e frasi oscene scarabocchiate sui corridoi: dal 7 al 19 agosto, 790 feticisti dell’archeologia hanno indossato un paio di ArtGlass e viaggiato a ritroso nel tempo, tra le Domus dell’Ortaglia in versione 3D. Negli stessi giorni, altri 9.520 visitatori hanno intasato le sale tappezzate di velluto della Pinacoteca Tosio Martinengo, in 9.264 hanno preferito Santa Giulia, 9.215 si sono immersi tra i lacerti romani del teatro archeologico e oltre 4 mila hanno assalito il Museo delle Armi.
Cartina della città appallottolata in tasca, macchina fotografica al collo e ciabatte (per chi ha osato profanare il sacro tempio in versione casual), ad agosto i musei civici sono stati visitati da 37.233 persone (nello stesso mese, l’anno scorso, 36.036). Quasi tutti sono stati indotti in tentazione dal biglietto gratis: nei 12 giorni di apertura gratuita, dal 7 al 19 agosto, i visitatori sono stati 32.323 (nel 2017, con un giorno in più di offerta speciale, il contapersone aveva segnato 32.298 ingressi).
«Numeri impressionanti — dice Luigi Di Corato, direttore di Brescia Musei —: con 5.714 visitatori, il giorno di Ferragosto è stato quello con maggior affluenza». Non hanno ceduto solo al biglietto omaggio: «In 1.103 hanno approfittato dell’offerta 2x1 per vedere le mostre del Brescia Photo Festival, e altri 790 hanno noleggiato gli ArtGlass che, ora, vorremmo mettere a disposizione delle scuole, per un nuovo metodo di didattica».
Una sbronza di cultura dietro cui c’è la strategia della Loggia, fa sapere il sindaco Emilio Del Bono: «Rendere i bresciani consapevoli della ricchezza del nostro patrimonio, su cui abbiamo la responsabilità di investire. Metteremo sempre più risorse in conto capitale per continuare su questa strada. Diversamente non potremmo essere una città competitiva. Il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli verrà in città tra poco: abbiamo intenzione di chiedere risorse al Governo».
In attesa di preventivi e bonifici da Roma, è pronta la deadline degli interventi previsti: «Entro il 2019, penseremo al ritorno della Vittoria Alata al parco archeologico e alla copertura di cristallo della Pinacoteca». La linea di trincea arriva fino in Castello: in autunno (si aspetta l’autorizzazione a procedere dell’edilizia monumentale) inizieranno i cantieri al Museo delle Armi: 60 giorni per il restyling di tetti e sale, aspettando il convegno internazionale per celebrarne i 30 anni. «L’idea — dice il sindaco — è di creare un percorso che includa anche il Museo del Risorgimento e un Museo sullo stesso Castello».
Cantieri in corso in Santa Giulia: mentre si disegna il nuovo allestimento delle sale orfane della Vittoria Alata (un progetto in divenire che prenderà forma nell’autunno dell’anno prossimo), entro qualche settimana dovrebbero iniziare i cantieri per i tetti delle sale dedicate alle mostre temporanee. Ma nella to do list della Loggia c’è anche il teatro romano: bisogna proseguire gli scavi (potrebbero ancora riaffiorare molti reperti) e, successivamente, disegnare un progetto per renderlo più fruibile al pubblico rispetto ad ora. Non è un obiettivo a breve termine, ma Loggia e Brescia Musei lo stanno prendendo in considerazione.
Poi, l’ordinaria amministrazione: all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione del 10 settembre, oltre alla nomina del nuovo presidente (Francesca Bazoli sarebbe ancora in pole), c’è una sperimentazione degli orari invernali dei musei civici.
Del Bono A breve verrà in città il ministro Bonisoli: abbiamo intenzione di chiedere fondi a Roma
La chiusura part-time in pausa pranzo che ha provocato lo stato di agitazione dei dipendenti è stata annullata: «Stiamo piuttosto pensando a orari feriali comodi per le scuole» fa sapere Di Corato. Nel dettaglio: dalle 9 alle 17 dal martedì al venerdì. Il sabato, l’idea è di aprire dalle 10 alle 21, «in modo da intercettare le famiglie e un pubblico giovane». La domenica, dalle 10 alle 18. «Bisogna prendere atto che ci sono esigenze di sostenibilità finanziaria» chiude Del Bono.