Ballare coi celti tra Italia e Irlanda
Il nome è hollywoodiano e opportunamente rivisitato rimanda al popolare film con Kevin Kostner. Ma anche a balli e feste dove impazzano cornamuse e scorrono litri di birra. Invece, «Balla coi celti» è un ensemble di musica antica, dedito a esplorare il repertorio fiorito tra Cinque e Seicento. La particolarità del gruppo è che oltre alla vasta produzione italiana i programmi omaggiano anche la musica irlandese antica, con danze e canti risalenti a quattro-cinque secoli fa. Lo conferma l’appuntamento di stasera di «Ceresio Estate» (chiesa parrocchiale di Bironico, Canton Ticino, ore 20.30, ingr. libero), che titola «Musica italiana e irlandese del 17° secolo». Maria Luisa Montano ai flauti barocchi, Francesco Facchini al violino, Carlo Maria Paulesu al violoncello e Marco Baronchelli al liuto antologizzano alcuni brani di Andrea Falconiero, autore amato e riportato alla ribalta da Antonini con il suo Giardino Armonico: «Battalla de Barabaso yerno de Satanas», una Ciaccona e una Passacaglia. Ad esse si intervallano pagine di Paolo Benedetto Bellinzani e di Marco Uccellini come l’«Aria sopra la Bergamasca», «Trombetta sordina» e «La Hortensia virtuosa», e varie melodie tradizionali irlandesi intonate dal violoncello o dal liuto, come «Neil Gow’s lament for the death of his brother» e «Jimmy Holme’s Favourite».