IL RUOLO FORTE DEI DIRIGENTI
Da Viale Trastevere, sede del Miur, il ministro Bussetti gode probabilmente di uno scenario della scuola italiana più roseo di quanto non appaia in periferia: così si giustifica l’ottimismo con il quale ha incontrato in questi giorni le rappresentanze sindacali, garantendo l’assoluta regolarità di avvio dell’ anno scolastico. Vogliamo credere al messaggio rassicurante del ministro, senza sottacere tuttavia che, puntualmente, il nodo dell’insufficienza dei dirigenti continuerà a gravare sulle istituzioni scolastiche: alla prima campana, 1 scuola su 4 non avrà il dirigente, con punte critiche in alcune regioni in cui il fenomeno delle reggenze supera il 40%. Anche nella nostra provincia, dove in questi anni si sono registrati pensionamenti «eccellenti» di dirigenti scolastici carismatici, più del 25% delle scuole avrà un direttore o preside da condividere con altri istituti, talvolta anche più di uno a non pochi chilometri di distanza. La prova preselettiva per quasi 2500 nuovi dirigenti, tenutasi a fine luglio, non sfornerà assunzioni prima del primo settembre 2019 e pertanto anche per il prossimo anno l’emergenza diventa prassi. Nelle more delle scelte politiche che dovranno per il futuro accelerare l’iter dei concorsi, è opportuno ricordare che la scuola necessita di leadership e non solo per banali esigenze organizzative. Categoria composita, quella dei dirigenti scolastici: difficile definirla per tratti identificanti, tante sono le storie e le modalità di interpretare il ruolo.
C’è il rigido funzionario esecutore, il burocrate che sta chiuso nel suo ufficio, chi delega il lavoro agli amministrativi. Ma ce ne sono molti che si fanno guida e motore di una professione, quella docente, che, per quanto vissuta da solitari in classe, deve essere collettiva. Una scuola che voglia puntare alla qualità non può fare a meno di dirigenti di qualità. E ce ne sono, che continuano a promuovere innovazione, che si fanno interlocutori con il territorio, che sono punto di riferimento. Una risorsa decisiva, che non va soffocata.