Villa Barboglio, la rinascita
Si trasferirà il settore Lavori Pubblici. Restauri anche al teatro San Carlino
La Provincia si prepara a trasferire a Villa Barboglio i dipendenti del settore Lavori pubblici: nel 2019 restaurerà, con una spesa di 230mila euro, il palazzo da anni orfano dei dipendenti del settore Agricoltura.
Un ritorno al passato. La Provincia ha deciso di sistemare Villa Barboglio, il prestigioso palazzo che si trova davanti all’Istituto agrario Pastori, che fino a cinque anni fa ospitava gli uffici del settore Agricoltura, competenza passata alla Regione dopo la riforma Delrio.
L’obiettivo è quello di trasferirci la quarantina di dipendenti dei settori Lavori Pubblici e Motorizzazione che oggi hanno gli uffici nell’immobile di piazza Tebaldo Brusato, che sarà alienato. La prima asta ad aprile (6,4 milioni l’offerta minima) è andata deserta. Ma al prossimo incanto potrebbe essere venduta (l’edificio può essere trasformato in residenze ed uffici) e la Provincia ha urgenza di trovare altri uffici per una parte dei suoi dipendenti, oggi dislocati prevalentemente in via Milano (settori Ambiente, Territorio, Innovazione), palazzo Bargnani (Istruzione), via Musei (Personale e Protezione Civile) e piazza Tebaldo Brusato, appunto. Lontani i tempi in cui si sognava una sede unica per il Broletto nell’area degli ex Magazzini Generali (idea dell’ex presidente Cavalli), dopo i tagli continui ai trasferimenti l’ente sta cercando di razionalizzare i suoi immobili, alienandone parecchi (nel 2015 ha ceduto alla Invimit, sgr del ministero dell’Economia, la caserma Masotti per 11,5 milioni e gli uffici della Prefettura per circa 10 milioni). Il 26 giugno il presidente Pierluigi Mottinelli ha approvato il progetto di fattibilità che prevede per Villa Barboglio 230mila euro di spesa per la messa a norma degli impianti e il restauro degli stucchi e delle facciate esterne, che dovranno essere eseguiti previo consenso della Soprintendenza. Bando di gara e lavori verranno effettuati nel 2019, assicura Mottinelli. Appostati 120mila euro anche per il restyling di un altro «gioiello», il teatro San Carlino di via Matteotti. La facciata esterna era stata restaurata otto anni fa: ora si interviene su intonaci e stucchi interni. (p.gor.)