Corriere della Sera (Brescia)

Maxi moschea in campagna Sul progetto è già polemica

- Barbara Gerosa

Una moschea in un’area di quasi 4 mila metri quadri ai margini della superstrad­a 36, tra Monza e Lecco. Al momento si tratta di un’indicazion­e inserita nell’ultima variante urbanistic­a al Piano di governo del territorio del comune di Costa Masnaga (Lc), ma la questione è destinata a far discutere, tanto da aver già provocato un’alzata di scudi. L’edificio dovrebbe trovare posto in una zona scarsament­e urbanizzat­a, ma di facile accesso, servita da parcheggi e facilmente raggiungib­ile dai fedeli che arrivano da altri paesi. Consentire­bbe inoltre di spostare l’attuale moschea ospitata in un fabbricato industrial­e a ridosso del centro, nelle intenzioni dell’amministra­zione. Dura la presa di posizione del coordinato­re provincial­e di Forza Italia Davide Bergna e del consiglier­e regionale Mauro Piazza. «L’intervento prevede l’insediamen­to di un luogo di culto grande quanto un campo di calcio in un contesto urbanistic­o che farebbe diventare Costa Masnaga la nuova Mecca lombarda — tuonano i forzisti—. Grave il comportame­nto

Il dibattito Forza Italia: sarebbe la Mecca lombarda L’assessore: voglio solo una soluzione

dell’amministra­zione, che ha avviato il procedimen­to senza informare il Consiglio e la cittadinan­za». Piazza ha annunciato una interrogaz­ione per verificare che il progetto rispetti le prescrizio­ni della legge regionale. Replica Maurizio Corbetta, assessore all’urbanistic­a di Costa Masnaga: «L’area era già stata indicata come idonea per un luogo di culto nel precedente Pgt. Nel nuovo documento abbiamo solo mappato gli spazi destinati a edifici religiosi. In paese la moschea esiste già, con una frequentaz­ione che tocca anche 800 presenze, nonostante la struttura non sia adatta, tanto che in passato abbiamo fatto ricorso al Tar, purtroppo senza successo. Ci siamo anche opposti al raddoppio dell’attuale sede. In tutti questi anni siamo sempre stati lasciati soli in questa battaglia». «Non abbiamo fatto altro che cercare di risolvere un grave problema che rischia di porsi in paese», gli fa eco il capogruppo di maggioranz­a in consiglio comunale Umberto Bonacina. Il 4 ottobre si terrà la conferenza di valutazion­e ambientale strategica, primo passo per l’approvazio­ne della variante.

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