La Festa dell’Opera si espande ancora Musica in strada parchi e a domicilio
Il 15 settembre torna la Festa dell’Opera. Per la settima edizione la festa, ideata dalla Fondazione del Teatro Grande, invaderà la città e alcune zone della provincia. Le contaminazioni sia di luoghi che musicali sono alla base della giornata. Il debutto nel giardino del Vescovado. E chi vuole può pure prenotare un tenore a casa propria.
La data sul calendario è il 15 settembre. L’edizione è la numero sette, dall’alba al tramonto, in cinquanta luoghi diversi. Cresce la Festa dell’Opera, manifestazione che chiude l’estate e ci accompagna alla nuova stagione di eventi culturali. Presentata ieri a Palazzo Loggia, la Festa è nata e cresciuta con l’impronta della contaminazione: l’opera che esce dai luoghi deputati e si diffonde in giardini, cortili, fabbriche, piazze facendosi attraversare al contempo dalla musica contemporanea, dal jazz, dall’elettronica. Un progetto colto che vuole mantenere la sua aria popolare.
«Un progetto politico in senso proprio, della polis e per la polis: nella festa c’è un’idea di città che è comunità orizzontale e che permette nuovi sguardi sul quotidiano», ha osservato il sovrintendente della Fondazione Teatro Grande Umberto Angelini accompagnato dalla vice Helene de Prittwitz, dal sindaco Emilio Del Bono e dalla vice sindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti.
Il tema di quest’anno è quello degli anniversari: Boito, Gounod, Rossini, Debussy e Bernstein. Farli dialogare non sarà semplice ma la Festa non si farà intimorire. Tutti gli eventi saranno gratuiti, alcuni a prenotazione obbligatoria per questioni di spazio. Tra questi quello di apertura (ore 6,30, prenotazioni dal 10 settembre allo 030 2979347), ospitato quest’anno nei giardini del Palazzo Vescovile.
Il resto della giornata? dal Barbiere di Siviglia nel Ridotto del Grande al Concerto di fabbrica alla Palazzoli fino alle aree serali in verde (Largo Formentone), bianco (Broletto) e rosso (Piazza del Foro) passando per le suggestioni dai cortili (del centro storico), l’opera metro (nelle stazioni della metropolitana) o Aggiungi un posto a tavola, iniziativa che permette di invitare a pranzo a casa propria un cantante con cui condividere il piacere del buon cibo e della musica (prenotazioni da oggi).
Nelle due giornate precedenti la Festa entrerà in alcune scuole cittadine (comprensivi Est 1, Sud 2 e istituto superiore Castelli), mentre nella giornata del 15 lo farà in diversi luoghi di cura o case di riposo. Coinvolti una quarantina di volontari (tra loro anche alcuni rifugiati, grazie alla collaborazione con l’associazione Volontari per Brescia). L’evento è anche grande momento di promozione turistica del territorio.
La campagna pubblicitaria dedicata corre sui binari della Milano Venezia e stuzzica i visitatori che arrivano da fuori provincia, affascinati non di rado dalle arie cittadine e dalle degustazioni franciacortine (in quel fine settimana ci sarà anche il Festival del Franciacorta con visite in cantina).
Lo scorso anno, alberghi cittadini pieni, attorno alla festa girarono 50mila persone. L’obiettivo è confermare almeno questi numeri: «Il format è nato qui e stanno iniziando a copiarcelo anche altrove — ha spiegato Angelini — Ogni anno cerchiamo di innovare ma senza essere esasperati dal nuovo: siamo una fondazione che fa cultura e cerchiamo, non sempre è facile, di tenere alta la proposta culturale con la dimensione popolare». Per il momento ci sono riusciti e non è un caso che la Festa, nell’ambito dei premi Franco Abbiati della critica musicale italiana, abbia ricevuto il Premio Filippo Siebaneck per la sua importante valenza educativa.
Il tutto ha anche un costo, 170 mila euro circa: quest’anno, per la prima volta in modo diretto, arriveranno però anche 40mila euro dal sistema comunale e 100mila dalla Regione Lombardia. I dettagli sul programma su www.festadellopera.it.
Angelini Il format è nato qui e stanno iniziando a copiarcelo anche altrove. Siamo una fondazione che fa cultura e cerchiamo, non sempre è facile, di tenere alta la proposta culturale