Morgan Le confessioni di un ribelle
In bilico tra musica, pensieri e ricordi l’ex Bluvertigo si racconta e parla con il pubblico dell’Outlet «Sono trasgressivo mio malgrado»
Dice di essere pronto a riallinearsi con il suo destino, ad affrontare l’età della maturità con serietà. Nella musica, perché senza si muore, e con la musica, che gli appartiene e lo incendia, ancora, ogni volta. «La musica mia sta bene e in tutto questo tempo l’ho coltivata, l’ho custodita, non ho mai smesso di studiare, di scrivere e produrre».
Lontano dalla tv, dal gioco di provocazioni e irriverenza, Morgan è un uomo che fa i conti con il tempo e l’esperienza. Nel lungo post pubblicato qualche giorno fa su Facebook — scritto per smentire le voci che lo davano come candidato al posto lasciato libero dell’ex moglie Asia Argento come giudice della nuova edizione di X Factor — c’è lo sfogo di un artista che oggi ha voglia di concentrarsi soprattutto sulle canzoni. «No, non mi sono proposto ad Factor per subentrare ad Asia nel ruolo del giurato, perché non mi sento proprio a mio agio in quel contesto, anzi lo contesto, ‘sto contest — chiarisce
XMorgan —. La mia verità è che non mi ha fatto bene l’averlo fatto, non ha fatto bene alla mia persona, ma la musica, che era ed è il vero patrimonio, è rimasta integra, mi sono dovuto impegnare, ma l’ho salvata». È indiscutibile il valore che per un certo periodo Marco Castoldi ha portato nella produzione inaugurata dalla Rai nel 2007, e ora di proprietà Sky. Un valore aggiunto in termini di qualità critica. Forse ci sarà spazio per raccontare anche di questo nella chiacchierata-concerto che domani l’ex Bluvertigo condividerà con il giornalista e dj Massimo Cotto nel momento clou della Village Night del Franciacorta Outlet, in piazza Cascina Moie a Rodengo Saiano (ingresso libero; inizio live alle 21. Programma completo: franciacortaoutlet.it).
Una performance nella quale il cantante, polistrumentista e autore milanese proporrà alcuni brani del suo repertorio alla tastiera del pianoforte, alternandoli alle canzoni di cantautori che hanno segnato il suo percorso artistico in un dialogo aperto con il pubblico. L’ultimo disco di Morgan — «nome d’arte che un ragazzo si è autoconferito a 15 anni, per scriverlo su un demo tape autoprodotto di canzoni sue, forse il dodicesimo demo tape» racconta ancora nel post — risale al 2014, si intitola Destini Cattivi e ha la sfacciataggine di un free download contente ben dodici diverse versioni del singolo Destino Cattivo, costruito attorno al secondo movimento della Sonata numero 8 di Beethoven.
Ennesimo frutto di una visionaria libertà compositiva e di pensiero troppo spesso confusa con la superficialità della trasgressione. Sotto la maschera plastica dell’icona bohémien c’è un’umanità che si trasmette con una semplicità disarmante. L’essenza di un «bambino molto fortunato, un essere speciale a cui in sorte e in dono è toccato suonare il suo dolore», così l’ha presentato Marco Marra nell’ultima puntata di La mia passione, andata in onda ieri notte su Rai 3, dedicata all’ex leader dei Bluvertigo.
«Io sono trasgressivo mio malgrado — spiega Morgan —. Non ho niente da trasgredire. Io sono sincero, forse trasgredisco la realtà ipocrita».