«Non si blocchi ancora tutto»
«La bocciatura del ricorso di Socim è sicuramente una bella notizia. Ora però serve agire con buon senso». Dopo la sentenza del Tar di Brescia, Aldo Rebecchi, presidente della Fondazione Micheletti, cuore del Musil, invita tutti soggetti in campo – ma in primis la società napoletana che ha impugnato l’assegnazione della gara davanti ai magistrati del tribunale di via Zima - al dialogo e alla comprensione. Soprattutto per disinnescare il pericolo di un appello al Consiglio di Stato che, se presentato entro i prossimi sessanta giorni, potrebbe comportare altri sprechi di tempo e denaro e allontanare ulteriormente, almeno fino al 2021, la posa della prima pietra. «Voglio sperare che l’azienda ricorrente, a fronte delle motivazioni espresse dai giudici del Tar, cerchi un contatto con le altre realtà coinvolte e non giochi una carta che potrebbe congelare e rinviare ancora un’opera che aspettiamo da tanti anni spiega Rebecchi -. Impedire un nuovo ricorso non è nelle mie possibilità, chiedo solo razionalità. L’ideale sarebbe che tutto potesse procedere con reciproco consenso. Nel frattempo Basileus può comunque decidere se insediare il cantiere e partire con i lavori». Anche in previsione dell’assegnazione del secondo lotto è meglio che i battibecchi sul versante giudiziario si chiudano in fretta. «Quando verrà resa pubblica la seconda gara sarà bene che si sappia chi ha vinto la prima», aggiunge il presidente.
Sulla stessa linea il sindaco Emilio Del Bono. «Sentiamo il bisogno di rendere concreta l’offerta culturale che il Musil può dare alla città: per Brescia sarà una grande opportunità, perché le permetterà di intercettare un’ampia fascia di pubblico legata alla didattica. Questo museo, così per com’è stato pensato, sarà l’unico in Italia in grado di ricostruire la storia della nostra rivoluzione industriale e di tracciare i cambiamenti sociali che ci hanno interessato negli ultimi due secoli» commenta il primo cittadino, augurandosi di non veder rinviata la partita al Consiglio di Stato. «Come Amministrazione abbiamo preso in mano il filo di un’idea nata tanti anni fa – conclude -. Per noi ora la priorità è poter partire con i lavori. E al più presto possibile». (a.carb.)
Rebecchi Ora serve agire con buon senso e si favorisca il dialogo