Delitto Bailo, ai raggi X le mail sui pc della Uil
Dissequestrato Otto, il beagle di Green Hill rimasto nella casa del delitto
Fabrizio Pasini, il responsabile della morte di Manuela Bailo è in carcere per omici- dio, ma l’inchiesta prosegue. Si cercano conferme alle ipo- tesi accusatorie e indizi per trovare ulteriori anomalie al racconto dell’imputato che continua a sostenere di non aver sgozzato la collegaamante, ma di averla spinta dalle scale, senza volerla uccidere. L’attenzione degli investigatori è rivolta anche ai due pc che Manuela aveva alla Uil: sono stati acquisiti nei giorni scorsi e i tecnici li stanno controllando. Le mail potrebbero riservare qualcosa di interessante. Nel frattempo è stato «liberato» Otto, il beagle preso in affido da Green Hill che si trovava ancora nella villetta dell’omicidio.
Scambi di mail, contatti, appunti. Si cerca tutto quanto può essere utile all’indagine nei due computer di Manuela Bailo prelevati nei giorni scorsi dai carabinieri nell’ufficio della Uil dove la giovane donna lavorava prima di essere uccisa dal collega-amante. Nei pc che la 35enne aveva al lavoro potrebbero esserci anche scambi in posta elettronica con Fabrizio Pasini, in cella dal 20 agosto con l’accusa di omicidio volontario. Gli inquirenti potrebbero trovare ulteriori indizi per scardinare il racconto del 47enne che dal carcere insiste sulla sua linea: «Non ho sgozzato Manuela, l’ho spinta ed è caduta dalle scale. L’ho uccisa, ma non volevo». Dichiarazioni che, per ora, non collimano con i riscontri della scientifica che ha trovato tracce dis angue nel bagno di servizio della cantina e non sulle scale come dichiarato dall’imputato. Il legale di Pasini, Pietro Paolo Pettenadu, sta valutando il ricorso al tribunale del Riesame e l’individuazione di un consulente per verificare le condizioni psichiatriche dell’assistito e, eventualmente, chiedere una perizia. Gli inquirenti continuano anche a cercare il secondo coltello che Pasini assicura di aver avuto in auto: potrebbe essere l’arma del delitto, usato per recidere la gola della giovane donna. La casa del delitto e l’abitazione di Pasini restano sotto sequestro, ma è stato accolto il ricorso presentato dal difensore per liberare «Otto», il beagle preso in affido da Green Hill quando l’allevamento venne sequestrato e poi chiuso. Otto era stato portato a Ospitaletto dal cognato di Pasini che si trovava in vacanza. Il cane è rimasto nella casa sotto sequestro, nutrito dallo zio dell’imputato. Ora è tornato alla sua famiglia.