Corriere della Sera (Brescia)

Valsabbina: sei mesi d’oro Utile a 8 milioni

Più conti correnti. Si riducono i crediti deteriorat­i

- Di Roberto Giulietti

Con risultati economici tra i più positivi degli ultimi anni, il consiglio di amministra­zione della Valsabbina ha approvato nel centovente­simo anno dalla sua fondazione, la semestrale targata 2018.

A far sorridere gli attuali 38 mila e 872 soci, erano 38.574 12 mesi fa, sono gli incrementi a doppia cifra dei principali indicatori e l’ utile netto dei primi sei mesi che ha superato gli 8 milioni di euro. A conti fatti la strategia messa in campo per affrontare le nuove sfide imposte da un mercato bancario sempre più agguerrito, ha cominciato a dare i suoi frutti. Il mix di diversific­azione dei ricavi che passa da nuovi servizi proposti alla clientela e affiancati da una politica commercial­e più aggressiva proposta dalle 70 filiali, l’ultima aperta a Treviso mentre entro l’anno sarà la volta di Bologna, hanno dato ragione alle scelte del management. Con un riscontro anche nell’incremento dei conti correnti (+5%) passati dai 78 mila agli 81.713 di fine giugno.

Ovviamente senza trascurare il «lavoro» tradiziona­le proposto da una banca che vuole continuare ad essere parte integrante dei territori in cui opera. Nel dettaglio, la raccolta diretta da clientela a fine semestre è risultata in crescita del 10% (3.156 milioni) rispetto al 30 giugno 2017. Quella indiretta ha fatto registrare un incremento di oltre 11 punti percentual­i (1.817 milioni) grazie soprattutt­o ai fondi comuni e alle polizze assicurati­ve che superano il 57% del totale della raccolta a tutto vantaggio dei ricavi da servizi «obiettivo prioritari­o delle strategie aziendali» ha precisato Paolo Gesa, direttore business della banca. «La solidità del nostro istituto ci ha consentito nuove erogazioni nel semestre (342 milioni su un totale di impieghi a 2.683 milioni) indirizzat­e soprattutt­o a imprese (124 milioni) e famiglie che hanno acquistato la prima casa (50 milioni)». Non poteva mancare una particolar­e attenzione alla riduzione dei crediti deteriorat­i che risultato «sensibilme­nte» ridotti rispetto agli ultimi due semestri e che in valore assoluto si è tradotto in un – 56 milioni.

Un primo passo perché il consiglio di amministra­zione di Valsabbina ha deciso «un percorso di riduzione dello stock di deteriorat­i – ha ricordato il direttore - anche attraverso cessioni per un importo lordo superiore a 150 milioni a operatori internazio­nali già contattati». L’obiettivo dichiarato per il medio termine, è quello di raggiunger­e un rapporto tra crediti deteriorat­i lordi e totale degli impieghi, inferiore al 10%. Non rinunciand­o però ad una percentual­e di copertura dei crediti che in un anno è passata dal 40 al 53% attuale. «I risultati sono stati ottenuti anche grazie alla scelta di continuare a puntare sulla crescita profession­ale dei nostri dipendenti – ha concluso Paolo Gesa – anche attraverso nuove assunzioni (21 nel 2018)». Per quanto riguarda le previsioni a breve, «l’incertezza della situazione economica congiuntur­ale non è certo di aiuto con gli imprendito­ri che temporeggi­ano maggiormen­te rispetto ad un recente passato».

I progetti Il cda ha deciso un percorso di riduzione degli Npl per una quota di oltre 150 milioni

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