Profughi, dopo la fuga qui ne arrivano solo due
Dei cinque richiedenti asilo scesi dalla nave Diciotti e attesi a Brescia, ne arriveranno soltanto due. Pare che uno fosse destinato alle parrocchie del comasco, ma poi si sarebbe deciso di mandarlo a Brescia, nella struttura di Sant’Eufemia gestita dalla Caritas. È il risultato di una riorganizzazione che è seguita alla rocambolesca (e improvvisa) fuga di circa 50 dei cento migranti della Diciotti che erano ospiti a Rocca di Papa, sotto l’egida della Cei. Un pulmino della Caritas è partito da Brescia ieri mattina per Roma. La fuga ha lasciato perplessi anche alcuni operatori della Caritas diocesana, da anni impegnata nel coordinamento di una microaccoglienza di 200 richiedenti asilo sparsi su quasi trenta parrocchie. Chissà, forse la fuga improvvisa è legata al timore di non poter raggiungere i parenti altrove. Oppure perché qualcuno di loro – in maggioranza eritrei – aveva dichiarato falsità al momento dello sbarco. Sta di fatto che i profughi – quelli scomparsi da Rocca di Papa – probabilmente non sanno che richiedere asilo in un altro Paese comunitario non sarà possibile, visto che l’Italia, come nel caso della Diciotti, aveva già preso loro le impronte, poi disponibili in una banca dati europea. Significa che la loro domanda verrà respinta. E quindi anche loro. (m.tr.)