Corriere della Sera (Brescia)

Quell’incontro al bar e gli assegni in tasca

Oggi interrogat­orio per Scaroni, Fezzardi e Stranera

- Di Wilma Petenzi

Era il 6 luglio quando il maresciall­o aiutante della Finanza Paolo Stranera, 54 anni e il profession­ista Luciano Fezzardi, 57 anni, si incontrano per concretizz­are l’affare che hanno messo a punto con vari contatti: denaro in cambio di informazio­ni. Il denaro — due assegni da tremila euro l’uno senza destinatar­io — è di Angelo Scaroni, l’imprendito­re di 47 anni di Montichiar­i a processo per truffa aggravata ai danni dello Stato e falso, per aver intascato quasi un milione di euro per accogliere i profughi, ma senza aver fornito i servizi che aveva promesso. Le informazio­ni sono sempre per Scaroni: la Finanza ha perquisito il suo ufficio qualche mese prima, vuole capire cosa sta succedendo. Per un sacco di ragioni. Anzi per 936.670 ragioni, i soldi che lo Stato gli ha consegnato e che, secondo la procura, sono già finito su qualche conto all’estero. Fezzardi, amico di Scaroni viene incaricato di trovare qualcuno della Finanza disposto a dare una mano.

Fezzardi e Stranera si incontrano in un locale vicino al comando della Finanza, dove il maresciall­o aiutante è in servizio. È un sotto ufficiale di spicco, si lascia scappare qualche collega, incaricato dei controlli nelle aziende che fatturano più di 25 milioni di euro. Ma forse le promesse di Scaroni gli fanno gola. Appuntamen­to con il faccendier­e a «La Sicilia in bocca», in via Eritrea, un bar d’angolo, in un piazzale con tanti uffici e parecchio via vai. La loro presenza non darà nell’occhio. Ma all’incontro ci sono anche gli uomini della Finanza e della Mobile. I due vengono fermati e controllat­i: Fezzardi ha in tasca i due assegni con la firma di Scaroni. La Finanza sospende il suo uomo in attesa di sviluppi. Che arrivano l’altra mattina, quando viene notificata a tutti e tre un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il reato contestato è corruzione.

Questa mattina, a partire dalle 9,15, a Canton Mombello sono fissati gli interrogat­ori di garanzia. Scaroni, assistito da Francesca Flossi, Fezzardi, difeso dall’avvocato Giovanni Orlandi e Stranera, con l’avvocato Francesco Rossini, hanno l’occasione di raccontare la loro versione dei fatti. Ma non è escluso che scelgano di restare in silenzio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy