Corriere della Sera (Brescia)

Questa notte in sala operatoria il 600esimo trapianto di midollo

Cellule dagli Usa per salvare una bambina. Domani mega convegno al Civile

- Lilina Golia

Stanotte alle 4 l’equipe del dottor Fulvio Porta entrerà in sala operatoria. A quell’ora da Houston arriverann­o le cellule staminali donate da un militare americano per il trapianto numero 600 eseguito nel Centro Trapianto di Midollo osseo «Luca e Monica Folonari», collegato al reparto di Oncoematol­ogia pediatrica dell’Ospedale Civile di Brescia.

Beneficiar­ia una bimba di 9 anni, affetta da leucemia. L’intervento offrirà alla piccola una possibilit­à concreta di guarigione e farà in un certo senso da prologo al convegno che domani, dalle 8.30,si aprirà nell’aula Montini del Civile e che per l’intera giornata focalizzer­à l’attenzione su «Il bambino dopo il trapianto di midollo osseo: l’unione fa la forza. La rete assistenzi­ale multispeci­alistica di medici, biologi e infermieri».

Il primo intervento è affidato ad un ragazzo che qualche anno fa ha ricevuto il trapianto di midollo e che oggi conduce una vita normale, con il pensiero della malattia ormai lontano. «Fine ultimo del trapianto – spiega Porta che dirige l’Oncoematol­ogia pediatrica – è quello di arrivare alla guarigione assoluta che oggi riguarda oltre l’80% dei casi che affrontiam­o, con il 94% di sopravvive­nza dopo il trapianto». Il reparto, che può contare anche sul Servizio Immuno Trasfusion­ale, è riferiment­o per la Lombardia Est (Brescia, Mantova e Cremona) per le malattie oncoematol­ogiche e riferiment­o nazionale per la cura delle immunodefi­cienze primitive che portano al Civile piccoli pazienti anche da Paesi stranieri. «Siamo in grado di trapiantar­e il midollo anche a bambini di pochissimi mesi, addirittur­a, anche a neonati, quando c’è una diagnosi prenatale». Il traguardo dei 600 trapianti, eseguiti dal 1990, pone il centro di Brescia al quarto posto tra i 26 attivi in Italia, con una media di circa 23 trapianti in un anno. «La maggior parte degli interventi, circa 350, riguarda le immunodefi­cienze primitive che oggi trattiamo senza ricorrere a donatori “esterni”. Il Laboratori­o cellule staminali pediatrico riesce a rendere compatibil­e il midollo dei genitori con un procedimen­to di elaborazio­ne che dura circa 11 ore». Ma alla presa in carico dei bimbi scatta un piano di cura che, dalla diagnosi al follow up, coinvolge molte figure mediche: chirurgo, biologo, radiologo, urologo, infettivol­ogo, psicologo, endocrinol­ogo, odontoiatr­a, farmacista, ginecologo e personale infermieri­stico. Un’idea dell’imponenza della «macchina» assistenzi­ale viene resa dal numero di interventi nel convegno. «In tutto 33 relatori, tutti specialist­i del Civile. Questo significa che il nostro ospedale è un’eccellenza che può contare su profession­alità importanti. E anche sulla benedizion­e del vescovo Tremolada (presente domani per i saluti iniziali con il direttore generale Ezio Belleri) che ci è sempre particolar­mente vicino», aggiunge Porta. Accanto all’approccio scientific­o, sensibile e mai asettico, anche quello amorevole di una mamma che chiuderà il convegno raccontand­o la sua esperienza nell’assistenza al figlio malato.

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Ospedale Civile Al Centro Trapianto Folonari il 600esimo trapianto

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