Iter sbloccato Via ai lavori per riqualificare l’ex scuola Borsa
MONZA Sbloccato l’iter per il recupero dell’ex scuola Borsa di Monza. La «Pompei brianzola», ribattezzata così perché nelle aule abbandonate da oltre 30 anni il tempo si è fermato all’ultimo giorno di lezioni, sarà interamente riqualificata. Comune di Monza e Regione Lombardia hanno trovato l’accordo per far partire l’intervento da circa otto milioni di euro, metà a carico del Comune, l’altra metà finanziati dal Pirellone. Grazie al piano di recupero, che dovrebbe essere ultimato nel giro di quattro anni, saranno finalmente risolti i cronici problemi di spazio dell’Istituto d’arte della Villa Reale.
Il nodo che teneva in sospeso l’intervento da oltre un anno era l’appartenenza dell’edificio, risalente al 1802 e attribuito a Luigi Canonica, al complesso monumentale dell’ex reggia sabauda. La decisione di stralciarne la posizione ha consentito di dare via libera al progetto. «Sono molto soddisfatto — commenta il sindaco, Dario Allevi —. Quel vincolo burocratico ci ha rallentato, ma non fermato. Avevamo fatto una promessa in campagna elettorale e vogliamo mantenerla». I tecnici dell’amministrazione monzese hanno già messo a punto una bozza del cronoprogramma. La previsione è di chiudere il cantiere entro la primavera del 2022, ma il primo cittadino conta di accorciare i tempi.
La civica scuola serale artigiana Paolo Borsa, questo il nome completo della struttura, versa in condizioni di avanzato degrado. Dichiarate inagibili da anni, le aule raccontano la storia di un dissesto storico e di un patrimonio cittadino abbandonato a se stesso: muri scrostati, soffitti pericolanti, fogli da disegno sparpagliati sui pavimenti, calchi e modelli di gesso impolverati e banchi accatastati alla rinfusa. Qua e là resti di bivacchi notturni e raid vandalici. La ristrutturazione dell’edificio è stato uno dei temi centrali dell’ultima campagna elettorale. Lo scorso dicembre gli studenti erano anche scesi in piazza per protestare contro le condizioni dell’edificio. «Ora si può partire — aggiunge Pierfranco Maffé, assessore all’Istruzione —. A breve avvieremo gare e appalti». Attualmente l’Isa conta circa 1.200 studenti, in parte sistemati in una sede distaccata inadeguata alle esigenze. Il recupero dell’ex Borsa, adiacente alla sede centrale, consentirà di riunire tutta l’attività didattica.