Calvisano già in campo per riprendersi il titolo Capitan Chiesa (ai box) è la guida per i nuovi «Che voglia di riscatto»
Se negli ultimi sette anni hai vinto quattro scudetti e disputato sei finali, non puoi nasconderti. Il Patarò Rugby Calvisano inizia la nuova stagione del Pro 12 (non più Eccellenza) con l’obiettivo di vincere il settimo scudetto della sua storia. «Mi aspetto il riscatto dopo la finale persa contro Petrarca. Sarà dura — commenta il neo capitano Alberto Chiesa — perché molte società si sono rinforzate». Chiesa, ai box per un infortunio, rientra a novembre. Per lui la soddisfazione di essere riconosciuto come un leader. «Essere capitano di un club così prestigioso mi riempie di orgoglio. Le responsabilità e le sfide mi sono sempre piaciute. Essere affiancato da giocatori dal grande spessore umano rende tutto più semplice». Ancora una volta il club giallonero, che debutta oggi (in casa alle 16 contro il Verona Rugby), ha dimostrato di saper voltare pagina: fuori nove giocatori, tra cui Juan Novillo, Jimmy Tuivaiti e Giovanni Pettinelli, dentro 12 nuovi interpreti. Tra questi si segnala il ritorno dalle Fiji di Samuela Vunisa. Osservato speciale l’australiano Sam Lane (classe 1990), figlio di Tim, l’ex assistente di Kirwan in nazionale. Il ruolo di apertura è stato affidato a lui e a Paolo Pescetto. Dentro il centro argentino, sempre del 1990, Facundo Panceyra Garrido: ha giocato nella nazionale Seven. Cerca il riscatto l’estremo Kayle Van Zyl (1991). Sono stati inseriti anche due giovanissimi del 1999: Gianmario Ferrari (pilone) e Carlo Amadei (terza linea), entrambi di Calvisano. Il Patarò dovrà vedersela con Padova, Fiamme Oro e Rovigo, anche se è prematuro stilare una griglia delle favorite. «Ci sono diverse squadre ben organizzate. Difficile — conclude Chiesa — fare una valutazione su chi sarà l’antagonista. Dobbiamo pensare a noi stessi e a migliorarci ogni settimana».