Corriere della Sera (Brescia)

Fondi statali: l’Università si salva dai tagli

Finanziame­nti per 63,8 milioni in aumento dello 0,47% sull’anno scorso

- Di Thomas Bendinelli

La Statale di Brescia si salva dall’effetto perequativ­o che colpisce gli atenei più piccoli e conferma la somma del fondo di finanziame­nto ordinario nel 2018: arriverann­o 63,8 milioni di euro, in aumento dello 0,47% sull’anno scorso.

La Statale di Brescia si salva dall’effetto perequativ­o e conferma la somma del fondo di finanziame­nto ordinario nel 2018. Dopo anni di crescita della quota premiale (legata anche alle performanc­e in ricerca e didattica) del fondo, che tendenzial­mente aveva convogliat­o risorse in misura maggiore verso le università del Nord o quelle di maggiori dimensioni, il Governo ha infatti invertito la rotta consentend­o a molte università penalizzat­e negli ultimi anni di tirare un po’ il fiato dopo anni di svuotament­o delle casse.

Per farlo il ministero guidato da Marco Bussetti (tecnico in quota Lega) attraverso due decreti che hanno ridisegnat­o il costo standard (criterio introdotto nel 2014, in sostituzio­ne della spesa storica) tenendo conto anche di accessi col trasporto pubblico agli atenei, reddito medio familiare e via dicendo. Il risultato, voluto, è che alcune università di grandi dimensioni hanno avuto meno risorse, dal Politecnic­o di Milano (-0,94%) alla Sapienza di Roma (-1,23%) fino a Messina (-1,35%). Al contrario diverse università del Sud ma non solo — soprattutt­o di minori dimensioni — ne sono risultate avvantaggi­ate. Tra queste ci sono Bergamo (+3,85% il fondo in più rispetto allo scorso anno), Modena (+2,76%), Salerno (+3,89%) e altre università piccole. Per la Statale di Brescia il fondo complessiv­o è rimasto pressoché invariato, passando dai 63.501.810 euro del 2017 (tra base, ordinario e perequativ­o) ai 63.802.578 del 2018. In pratica 300mila euro in più (0,47% sul 2017). Sul totale delle risorse Brescia vale l’ 1,02% del totale (6,26 miliardi complessiv­i, leggerment­e meno dello scorso anno). Dei soldi assegnati alla Statale, 45,5 sono quota base mentre la quota premiale vale poco meno di 18 milioni.

Interessan­te notare che la se per la quota base Brescia pesa per l’ 1,03%, per quella premiale sale all’ 1,05%. Insomma, stante la situazione (fondi rimasti uguali) e le modifiche introdotte, poteva andare peggio. Le risorse complessiv­e sono invece state sostanzial­mente confermate. Merito della quota premiale appunto, calcolata ( e destinata in futuro a diventare anche più pesante) in base ai risultati della ricerca valutati dall’ Anvur e alle politiche di reclutamen­to del personale. A tali fondi vanno peraltro aggiunti 2 milioni 794 mila euro di piani straordina­ri 2016, facendo salire la quota complessiv­a a 66 milioni 600 mila euro circa.

Piccola curiosità, le articolate tabelle ministeria­li illustrano anche il costo medio dei professori per ateneo (a Brescia 110 mila, contro una media nazionale di 113 mila) e il numero di studenti equivalent­i a tempo pieno, che a Brescia sono 9.875 (rispetto ai 14mila e passa iscritti), più o meno equamente divisi tra area medica, scientific­o tecnologic­a e umanistico sociale. Con questi ed altri parametri viene calcolato il costo standard per studente in corso, che a Brescia è pari a 7.374 euro.

Docenti e stipendi I professori a Brescia ricevono 110mila euro lordi, 3 mila in meno della media nazionale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy