Innovazione nelle aziende: i profili vincenti da qui al 2030
Sei Pmi su dieci hanno vissuto una trasformazione digitale negli ultimi anni; più di 4 imprenditori su 10 sono soddisfatti del livello di competenza del proprio personale ma ritengono fondamentale impegnarsi ancor più in formazione e quasi uno su quattro prevede di investire dal 10 al 20% del proprio fatturato in ricerca e innovazione. Numeri importanti quelli illustrati ieri a Innova, manifestazione dedicata all’innovazione in corso al Brixia Forum, dove c’è stata la presentazione dell’Osservatorio MECSPE (Fiere di Parma, 28-30 marzo 2019) sulle imprese lombarde della meccanica e in particolare sul loro rapporto con le tecnologie. I dati della trasformazione digitale in atto — sostenuti anche da segnali positivi sul fronte economico, più della metà delle imprese dichiara aumenti di fatturato nel primo semestre 2018 — sono incoraggianti. Quali le tecnologie e i processi innovativi più utilizzati? La sicurezza informatica (anche per obblighi normativi) è al primo posto (72%, al quale aggiungere un altro 9% che lo farà entro fine anno); seguono connettività (61% già in atto o entro fine anno), cloud computing (58%), robotica collaborativa (40%), Internet delle cose (39%). Esistono però ancora ostacoli al processo di digitalizzazione, legati ad un rapporto tra investimenti e benefici ancora incerto (47,8%) o ad un costo degli investimenti ancora troppo alto (31,9%). Guardando al futuro, ai giovani, i profili specializzati più richiesti entro il 2030 saranno il Robotic engineer (24,3%), gli specialisti dei big data (22,9%), lo specialista IoT (15,7%); a seguire i programmatori di intelligenze artificiali (14,3%); il multichannel architect e gli esperti di cybersicurezza (8,6%). Il tutto in un quadro nel quale, rileva l’osservatorio, «le persone giocano un ruolo fondamentale rispetto alla tecnologia». «Stiamo finalmente raccogliendo i frutti tangibili di un processo di trasformazione che ha attraversato il nostro Paese e di un senso di fiducia che guida le aziende italiane e in particolare quelle della Lombardia – ha affermato ieri Maruska Sabato, project manager di MECSPE –. La considerazione che gli investimenti attuati nell’ambito della tecnologia e innovazione siano serviti è positiva per la maggior parte degli imprenditori, convinti che questa sia la direzione giusta su cui proseguire».