Arriva il Palermo, Corini non cambia
Super sfida alle 21. Il Brescia cerca la prima vittoria, confermato Bisoli trequartista
Cercasi vittoria disperatamente. Ma il Palermo, imbattuto e tra le favorite per la promozione, non è l’avversaria ideale per risalire la china. Eugenio Corini cerca stasera, nella seconda partita della sua gestione, di regalare a Cellino la prima vittoria della nuova stagione. Il tecnico conferma Bisoli da trequartista, recuperando tuttavia Gastaldello e Sabelli dal primo minuto in difesa dopo le squalifiche.
Il vecchio Brescia, quello povero e un po’ triste, avrebbe affrontato questa partita senza grandi pretese, sperando di contenere l’avversario e portare a casa un pareggio. Il nuovo Brescia, più ambizioso, sa invece che dagli esami contro le «grandi» passa la sua crescita. Contro il Palermo, stasera, è una partita da vincere, ma l’anemia da successi — serie negativa in corso da 12 incontri, l’ultimo successo fu a La Spezia il 17 aprile — cancella l’adrenalina e lascia il solito sapore acre di una sfida da non sbagliare, condizione psicologica che sin qui non ha aiutato. Proprio per questo, alle ore 21 a Mompiano, è la serata giusta per svoltare e dare un retrogusto nuovo a un campionato sin qui più amaro che insipido.
Perché il potenziale c’è. Manca il resto, compreso quel pizzico di fortuna che non guasta. Eugenio Corini, impossibilitato a pensare ai sentimenti nello scontro con la squadra del suo passato remoto da calciatore (quattro anni eccezionali dal 2003 al 2007) e del suo passato prossimo da tecnico (sette incontri in due mesi a cavallo tra 2016 e 2017, con cinque sconfitte sul groppone prima delle dimissioni), picchia forte sull’aspetto psicologico e su quello tattico. Normale per chi subentra, anche se per battere il Palermo — imbattuto, ha cambiato poco dalla finale persa a giugno contro il Frosinone — servirà un briciolo di pazzia e incoscienza.
«Ho avuto pochi allenamenti a disposizione da quando sono arrivato — ha spiegato — ho cercato di lavorare su alcuni aspetti fondamentali. Serve forza ed energia, questa squadra deve vincere per il morale prima che per la classifica. Se ci sono pressioni causate dai troppi pareggi le capisco, dobbiamo essere in grado di reggerle». Tatticamente, Corini ha difeso la scelta di Bisoli trequartista a Carpi: «Ha fatto un lavoro straordinario, nel calcio le partite si vincono con i subentranti e un allenatore deve saper fare delle scelte preventive. In questa fase di costruzione non bisogna cambiare molto, nonostante le partite ravvicinate (il Brescia venerdì sarà a Crotone, ndr)». Qualche modifica, però, ci sarà. Tornano finalmente a disposizione Gastaldello e Sabelli (all’esordio in campionato) in difesa dopo le squalifiche: lasceranno loro il posto Cistana e Mateju. Corini punta a contrastare il Palermo, disposto da Tedino — esonerato e richiamato in estate da Zamparini — con il 3-4-1-2, creando densità in mezzo al campo. A Nestorovski e Trajkovski, micidiale tandem offensivo made in Macedonia, penseranno capitano e vice (Gastaldello e Romagnoli). Davanti, invece, ancora fiducia a Torregrossa e Donnarumma. Morosini, capocannoniere con due gol e mezzo realizzati in 145 minuti, partirà dalla panchina.
Sperando che l’esigenza di equilibrio non faccia rima con una mancanza di coraggio.
Le scelte del tecnico Tornano Gastaldello e Sabelli, conferma per Bisoli sulla trequarti. Panchina per Morosini