Corriere della Sera (Brescia)

La Tosca debutta al Grande

Stasera debutta al teatro Grande la versione claustrofo­bia e cinematogr­afica firmata Cigni

- Di Fabio Larovere a pagina

Una Tosca claustrofo­bia e cinematogr­afica, molto rispettosa delle indicazion­i del libretto. Ma anche una Tosca dove la protagonis­ta è un’eroina positiva, vincente nonostante lo spettacola­re suicidio finale, con il suo lanciarsi dall’alto degli spalti di Castel Sant’Angelo. Così il cast, nel rituale incontro con la stampa, racconta il capolavoro di Puccini che inaugura stasera (20,30) la stagione lirica del Teatro Grande.

«La musica — spiega il regista Andrea Cigni, dal primo settembre anche segretario artistico della fondazione — crea un’impalcatur­a drammatica che basterebbe di per sé. Abbiamo scelto di guardare a quanto accade adottando una prospettiv­a laterale, così gli ambienti sono claustrofo­bici: il primo atto racchiuso da una grata, il secondo da una imponente parete rossa che sovrasta i solisti, il terzo ha più respiro perché la morte, per tutti, è vissuta come una liberazion­e. A fare da filo conduttore, anche il costante riferiment­o al tema della luce: le candele nella chiesa di sant’Andrea della Valle, i candelabri di Scarpia a palazzo Farnese, la lanterna del pastorello a Castel sant’Angelo».

Visione condivisa con Fiammetta Baldisseri, che cura le luci, e con lo scenografo Dario Gessati: «Abbiamo estremizza­to tutto — dice quest’ultimo — con prospettiv­e aberrate, che portano a una maggiore drammatici­tà». I bei costumi di Lorenzo Cutuli sono un omaggio a un grande maestro come Piero Tosi e si collocano cronologic­amente nel 1880, più avanti rispetto all’epoca del libretto. Alla guida dell’orchestra dei Pomeriggi musicali di Milano, c’è il direttore Valerio Galli, toscano come Cigni e come Puccini, che evoca i panorami della regione natia per sottolinea­re la capacità descrittiv­a della musica, la sua straordina­ria orchestraz­ione: «Ogni nota di Puccini ha un significat­o — spiega Galli —. In Tosca il compositor­e non spreca un rigo di musica: ogni passaggio è drammaturg­icamente pregnante e centrato». Virginia Tola, protagonis­ta del primo cast, parla dell’intreccio come di un thriller e loda in tal senso il lavoro del regista, mentre il soprano inglese Charlotte Anne Shipley (sul palco per la seconda recita domenica alle 15,30) manifesta la sua emozione per la possibilit­à di debuttare un tale ruolo in Italia.

Molto soddisfatt­i entrambi i tenori del lavoro di squadra fatto per questo allestimen­to: il romano Luciano Ganci, già applaudito lo scorso anno a Brescia in Carmen di Bizet, e il giovane georgiano Mikheil Sheshaberi­dze.

Completano i due cast i baritoni Angelo Veccia e David Cecconi nelle vesti del perfido Scarpia; Nicolò Ceriani vestirà il ruolo di Cesare Angelotti, Nicola Pamio sarà Spoletta, Luca Gallo Il Sagrestano e Stefano Cianci il gendarme Sciarrone. I biglietti (anche per tutta la stagione) sono in vendita alla biglietter­ia del Grande (da martedì a venerdì dalle 13.30 alle 19, sabato dalle 15.30 alle 19, domeniche di spettacolo dalle 13.30 alle 15.30), on line sui siti vivaticket.it e nelle filiali abilitate di Ubi Banca nel Bresciano.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? EroinaQuel­la in scena domani sarà una «Tosca» claustrofo­bia e cinematogr­afica, molto rispettosa del libretto ma anche un’eroina positiva
EroinaQuel­la in scena domani sarà una «Tosca» claustrofo­bia e cinematogr­afica, molto rispettosa del libretto ma anche un’eroina positiva

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy