Corriere della Sera (Brescia)

Più fondi per Brescia Musei e Di Corato si sposta a Lugano

Cristofore­tti potrebbe candidarsi alla direzione. Del Bono: sulla cultura i privati devono fare di più

- Alessandra Troncana

Il sindaco Emilio Del Bono e il suo vice Laura Castellett­i hanno risposto alle critiche dell’opposizion­e sui bilanci in rosso di Brescia Musei e Ctb sventoland­o i risultati (pubblico in crescita in entrambi i casi) e chiedendo un aiuto ai privati. Non solo: il contributo di Brescia Musei passerà da 2,5 a 3 milioni di euro. Nel frattempo, il direttore Luigi Di Corato si trasferirà a Lugano.

Arte povera: conti in rosso, importi Iva letali da pagare e virgoletta­ti al cianuro in commission­e bilancio. «Nessun museo in Europa si ripaga con i biglietti, che soddisfano al massimo il 20% dei costi: tutti si appoggiano a contributi pubblici e privati. Valutare il settore cultura solo sul risultato economico è un atteggiame­nto miope». Cit Laura Castellett­i: il vicesindac­o ha risposto a Lega e Forza Italia, che hanno attaccato i bilanci in perdita di Brescia Musei (212.510 euro) e Ctb (- 55.858, ma il fatturato è cresciuto del 25% in due anni).

Premessa:«Dal 2008 al 2012, Paroli ha versato a Brescia Musei poco meno di 32 milioni di euro». Alla fondazione, invece, in cinque anni la giunta Del Bono ha intestato «meno di 13 milioni. La differenza è consistent­e, soprattutt­o se misurata con risultati: tra il 2016 e il 2017 i visitatori sono passati da 202.400 a 220.153 e i proventi dei biglietti da 890 a 906 mila euro. Donazioni e sponsorizz­azioni sono cresciute da 240 mila euro a 1 milione e 104 mila». I bonifici versati dalla Loggia alla fondazione sono low cost rispetto ad altre città: «A Brescia, la cultura occupa il 5,3% del bilancio tra conto capitale e parte corrente. A Bergamo il 10,53%, a Mantova il 18,5». Tra vernici, visitatori che hanno intasato i musei e riapertura della Pinacoteca «è stato un anno positivo, appesantit­o dai costi del progetto per la valorizzaz­ione del Castello e per la Tosio Martinengo. Tenerla aperta costa 500 mila euro l’anno». Per il sindaco Emilio Del Bono, «è fuori discussion­e che la politica culturale della Loggia sia positiva e apprezzata dai cittadini. Teatro Grande, Ctb e Brescia Musei stanno trovando un loro equilibrio finanziari­o. Chiaro che ora il Comune debba consolidar­e un’erogazione adatta all’offerta: per quanto riguarda la fondazione, passeremo dai 2,5 ai 3 milioni. Un plafond di partenza per continuare a investire perché la città non può restare inerte: tra il 2019 e il 2020 ci aspettano il trasloco della Vittoria Alata, la copertura della Pinacoteca e il rilancio del Castello. Gli investimen­ti sul patrimonio durano, quelli sulle mostre sono fatui». La chiamata alle arti è sempre valida: «Dai privati ci aspettiamo di più». Infine: «La polemica dell’opposizion­e è strumental­e. Cosa dovremo fare, chiudere i musei?».

Nel frattempo, come anticipato dal Corriere, Brescia Musei dovrà cercare un nuovo direttore: da gennaio 2019, Luigi Di Corato sarà direttore della Divisione attività culturali di Lugano. «Chi lo sostituirà — dice Del Bono — dovrà coltivare relazioni più intense con il privato». Tra i candidati, secondo indiscrezi­oni, potrebbe esserci Gigi Cristofore­tti.

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Pierluigi Di Corato Andrà a Lugano
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Patrimonio­La linea della Loggia è investire ancora di più sul patrimonio, a scapito delle mostre «fatue»

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