Autostrada di valle, lavori in agosto
Armani (Anas): «Rispetta gli obiettivi voluti dal ministro. Una galleria unica? C’è l’ok»
«A dicembre il progetto esecutivo al Cipe, entro agosto il via ai cantieri». È la promessa del numero uno di Anas, Vittorio Armani. La freddezza del ministro Toninelli? «Non è più un’autostrada e migliora la qualità della vita dei cittadini, come vuole il ministro».
Armani A dicembre il progetto esecutivo al Cipe: lo approverà in 4 mesi
Nuova deadline (e parrebbe definitiva) per l’autostrada della Valtrompia, che a questo punto è più corretto chiamare «bretella», visto che non sarà né a pagamento né a due corsie. La certezza della sua realizzazione è stata ribadita in modo categorico ieri in valle dal numero uno di Anas, Gianni Vittorio Armani, dopo una mattinata passata nella sede della comunità montana con sindaci, associazioni del territorio (presente anche il leader di Aib, Giuseppe Pasini) e qualche parlamentare bresciano.
La data dell’avvio dei cantieri? «Non appena il Cipe avrà approvato il progetto esecutivo, che presentiamo a dicembre e per il quale servono quattro mesi» dice Armani. «Aprile» si è detto ieri mattina in conferenza stampa. Cantieri avviati certamente «entro agosto 2019» si legge sul comunicato ufficiale Anas. La garanzia del rispetto dei tempi da parte del Cipe sarebbe garantita dalla Lega, visto che l’ente è guidato dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Armani disinnesca subito l’equivoco che l’autostrada sia «una grande opera inutile» e che quindi possa essere osteggiata dai pentastellati al Governo, a partire dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli- «Questa non è una grande opera, non è più nemmeno un’autostrada. È un collegamento viario che migliorerà la qualità della vita dei cittadini, visto che contribuirà a diminuire le emissioni inquinanti, e la competitività delle imprese. Obiettivi perseguiti dallo stesso ministro nell’individuare le nuove infrastrutture necessarie al Paese».
Il tracciato
Anas il 20 settembre ha consegnato i cantieri a Salc-Carena, che in 4 mesi bonificheranno il tracciato dagli ordigni bellici (loro il progetto vincente della gara del 2007, aggiudicata nel 2012). La definitiva versione della bretella prevede in buona sostanza 6,7 chilometri di viabilità principale, «di cui 3,5 chilometri in galleria e 3 chilometri di viabilità secondaria». Dice Armani. A Concesio, prima del Mella, partirà una strada che costeggia il fiume, poi un viadotto che si immetterà nella galleria che inizia nella collina a Costorio. Ci sarà anche un viadotto con due ponti, lungo 800 metri, che da Sarezzo porterà a Termine di Lumezzane. Questo eviterà la realizzazione del sottopasso previsto in precedenza al crocevia di Sarezzo, che avrebbe comportato la presenza di due anni di cantieri, con ripercussioni notevoli sulla viabilità della sp 345 .
I costi
Anas ha in cassa i 258 milioni avuti dalla società Brescia-Padova in cambio della concessione dell’autostrada di Valdastico. Sette milioni sono già stati spesi per i 320 accordi bonari per l’acquisizione delle aree (iter chiuso già nel 2013). I cartelli già affissi in valle parlano di lavori per 155 milioni, ai quali dovranno essere aggiunti altri 40 milioni di opere migliorative del progetto. Salc e Carena prenderanno in sostanza 195 milioni. Questa la cifra alla base del contratto firmato il 19 luglio, dopo una non facile trattativa che ha dovuto tener conto di una serie di fattori. La riduzione della galleria ad una sola canna, ad esempio, compensa il fatto «che la società non potrà più riutilizzare le rocce scavate nella realizzazione delle gallerie come materiale per viadotti sottofondo stradale. Questi inerti, come prevede una legge approvata due anni fa, dovranno tutti andare in discarica» ricorda Armani. Siccome Salini aveva puntato il ribasso della gara proprio sul riutilizzo di questi inerti, lo si è dovuto di fatto compensare in qualche modo. Ad oggi avanzerebbero di fatto 55 milioni, che in parte se ne andranno per migliorare la viabilità esistente, come richiesto dai sindaci, in parte potrebbero essere dirottati sul futuro ampliamento della galleria di Gussago e sul raddoppio del primo tratto della sp 19.
Galleria e sicurezza
Ma una galleria ad una sola canna e a doppio senso di marcia è sicura? O non è a norma di legge, come ha sostenuto il consigliere regionale dei 5 Stelle, l’ingegner Ferdinando Alberti? «La galleria prevede vie di fuga ed è già stata approvata dal comitato Gallerie del ministero delle infrastrutture» taglia corto il numero uno di Anas. Per lui non rappresenta un nodo nemmeno la Valutazione di impatto ambientale, che secondo i comitati ambientalisti è scaduta e andrebbe rifatta (giace un ricorso al Consiglio di Stato). «Il Cipe da tempo ha rilasciato la Via, che non scade».
I commenti
«È un’opera fortemente voluta da tutte le categorie economiche ed indispensabile per la competitività di una valle che ha 8mila imprese, 32mila occupati e vale 6 miliardi di Pil, il 7,5% di quello dell’intera provincia» ricorda il presidente dell’Associazione industriale bresciana, Giuseppe Pasini. Oggi ritardi e difficoltà di collegamento sono «un balzello in più per le nostre imprese» aggiunge il leader di Confartigianato Brescia, Eugenio Massetti. Parlano di opera fondamentale anche il consigliere provinciale Diego Peli, i 18 sindaci della valle e il senatore Stefano Borghesi.
C’è ok del ministero alla galleria unica. Costo dell’intero tracciato: 195 milioni