Lido 84 al top: cinque cappelli
Il massimo riconoscimento per Camanini Tra i migliori altri 5 bresciani
Riccardo Camanini chef del Lido 84 di Gardone Riviera (lo gestisce insieme al fratello Giancarlo) ha ricevuto «cinque cappelli» sulla guida dei ristoranti de L’Espresso. Con cinque cappelli ci sono solamente altri sei ristoranti in tutta Italia.
Brescia grande protagonista al Teatro Lirico di Firenze dove è andata in scena la presentazione della Guida I Ristoranti dell’Espresso.
Partiamo ovviamente dalla piacevolissima sorpresa di vedere salire il Lido 84 di Gardone Riviera ai Cinque Cappelli, ossia il massimo riconoscimento assegnato dal team guidato da Enzo Vizzari. Per i fratelli Camanini – Riccardo e Giancarlo – un traguardo eccezionale, vuoi per la «gioventù» del locale (aperto nel 2014, con solo sei dipendenti) vuoi perché in Italia ci sono sei grandi ristoranti a vantare i Cinque Cappelli: Reale a Casadonna, Osteria Francescana a Modena, Le Calandre a Rubano, Piazza Duomo ad Alba, St. Hubertus a San Cassiano, Uliassi a Senigallia.
I primi cinque sono Tre Stelle Michelin, l’ultimo Due Stelle. Pensando che Lido 84 attualmente ne ha una sola, la curiosità si sposta già al 16 novembre quando a Parma sarà presentata la Guida Rossa: francamente saremmo perplessi non trovare il locale gardesano con la seconda.
Per i Camanini, c’è stato il premio My Chef per la Performance dell’Anno. Era già noto invece che il Premio Ferrarelle per la Novità dell’Anno andasse a Dina, il nuovo locale di Gussago che ha destato grande curiosità per l’ambiente e la cucina «raccontata’»di Al- berto Gipponi, enfant du pays e cuoco solo da un paio di stagioni.
Sul palco, sono saliti altri personaggi notissimi tra i gourmet bresciani. «Mauri» Rossi ha ricevuto il Premio Pievalta per la Trattoria dell’Anno — tre sole in Italia — a conferma dell’ottimo lavoro dell’Osteria della Villetta di Palazzolo sull’Oglio.
A Philippe Leveillè e la famiglia Piscini, è andato il Premio Genagricola alla carriera fermo restando che il Miramonti l’Altro è tutto fuorché pensionabile e in guida è Cappello d’Oro dalla scorsa edizione a segnare la storicità dell’eccellenza che si fa a Concesio. E per Daniela Piscini, una delle più brave signore di sala in assoluto, il plus di essere tra le vincitrici del Premio Fattore Donna, creato da un’altra bresciana doc quale Francesca Moretti, a.d. di Terra Moretti Vino. Dalla guida 2019 escono altre certezze. La prima è che dietro Lido 84 e Miramonti l’Altro – che però tecnicamente è fuori classifica – il miglior ristorante della provincia resta Villa Feltrinelli a Gargnano, con Stefano Baiocco in regia e Tre Cappelli più che meritati. Quattro invece i locali con Due Cappelli: il già citato Dina, Due Colombe a Borgonato, Leone Felice all’Albereta e Gambero a Calvisano. Un Cappello, già di per sé un valido risultato, spetta a Dispensa Pani e Vini Franciacorta ad Adro, Gaudio a Barbariga, quattro locali in città (Castello Malvezzi, Lanzani, Piazzetta, La Bottega di Vittorio), La Madia a Brione, Carlo Magno a Collebeato, La Lepre ed Esplanade a Desenzano, Nadia ad Erbusco, Villa Fiordaliso a Gardone Riviera, La Tortuga, Villa Giulia e La Grande Limonaia del Lefay Resort a Gargnano; Capriccio a Manerba, Osteria H20 a Moniga, Saur e Sedicesimo Secolo a Orzinuovi, Aquariva a Padenghe sul Garda, Leon d’Oro a Pralboino, Casa Leali a Puegnago sul Garda, Locanda del Benaco a Salò, La Dispensa a San Felice del Benaco. Nel complesso, salta all’occhio la crescita della ristorazione gardesana che al di là dei vertici, vanta ormai una dozzina di locali super affidabili fra tradizione e creatività. E la densità di Cappelli nella costiera tra Gardone Riviera e Gargnano è da record.