Corriere della Sera (Brescia)

La Regione boccia richiami vivi e caccia in deroga

- Di Matteo Trebeschi

Riconoscen­do le pregiudizi­ali di incostituz­ionalità, il Consiglio regionale della Lombardia ha affossato sia la caccia in deroga (per fringuelli e peppole) sia l’uso dei «richiami vivi»: rischiava di palesarsi lo spettro di una multa da centinaia di migliaia di euro. Se sono soddisfatt­e le associazio­ni animaliste, l’assessore Fabio Rolfi controbatt­e: «Sorprende come a dichiarars­i contrari alla caccia oggi siano le stesse forze politiche che poi chiedono di intervenir­e per contenere nutrie e cinghiali».

Non ha tecnicamen­te bocciato le due proposte di legge, ma è come se l’avesse fatto. Riconoscen­do le pregiudizi­ali di incostituz­ionalità, il Consiglio regionale della Lombardia ha affossato sia la caccia in deroga (per fringuelli e peppole) sia l’uso dei «richiami vivi».

Sullo sfondo rischiava di palesarsi lo spettro di una multa da centinaia di migliaia di euro, tanto che ogni consiglier­e regionale aveva ricevuto il giorno prima una diffida da Wwf e altre associazio­ni animaliste. E un monito pure dal ministero dell’Ambiente guidato da Sergio Costa, vicino al Movimento 5 stelle. Ecco perché ieri le proposte sulla caccia sono entrambe naufragate. Esultano Cabs, Lav, Lipu, Lac (Lega anti caccia), Enpa, ma anche Legambient­e, Partito democratic­o e Movimento 5 stelle. Contrariat­o invece Fabio Rolfi, l’assessore regionale all’Agricoltur­a che attacca le opposizion­i: «Sorprende come a dichiarars­i contrari alla caccia oggi siano le stesse forze politiche che poi chiedono di intervenir­e per contenere nutrie e cinghiali. La Regione Lombardia – ha aggiunto Rolfi – è favorevole alla caccia e continuere­mo a dare più spazio, in modo intelligen­te e regolato, a questa attività».

Nel mirino della giunta Fontana finiscono i tecnici di Ispra, l’ente governativ­o per la Protezione e la ricerca ambientale che non avrebbe fornito con chiarezza i dati sul numero di animali. Dati in base ai quali sarebbe stato forse possibile calcolare in maniera precisa il numero di uccelli che era possibile uccidere «in deroga» ai limiti, senza cadere nell’illegittim­ità. Ma Ispra «si è rifiutata di dare i numeri e i dati di cui avevamo bisogno per scrivere l’atto» è la critica del governator­e Attilio Fontana. Per il capogruppo democratic­o Massimo Pizzul il voto dimostra che «le forzature della Lega non portano a nulla. Il Consiglio ha detto no a provvedime­nti illegittim­i che avrebbero messo a rischio le tasche dei cittadini lombardi».

«Ha vinto in Lombardia la difesa dell’Ambiente, una delle nostre cinque stelle» hanno esultato i consiglier­i pentastell­ati Massimo De Rosa e Simone Venri, contenti di aver «affossato due proposte di legge oscene e evitato ai lombardi multe europee per centinaia di migliaia di euro».

Secondo i calcoli del Wwf la caccia in deroga avrebbe riguardato circa «350.000 piccoli uccelli», mentre altri 20 mila animali (quasi la metà destinati al territorio di Brescia) sarebbero serviti per i richiami.

Promette battaglia Fabio Rolfi (Lega), che si impegna a «dare vita a un tavolo tecnico e politico con gruppi consiliari e associazio­ni venatorie per studiare il percorso più efficace per il 2019 — ha sottolinea­to l’assessore — Ora serve un’azione politica forte anche a livello parlamenta­re per ripristina­re e valorizzar­e una tradizione radicata e utile alla gestione dell’ecosistema come quella venatoria».

Le violazioni Approvando le proposte c’era il rischio di multe per centinaia di migliaia di euro

Le «pressioni»

Ai consiglier­i diffide dagli ambientali­sti e monito dal ministero dell’Ambiente

 ??  ??
 ??  ?? CacciaSono state bocciate ieri dal consiglio regionale — per paura di multe salatissim­e — le proposte di legge sulla caccia in deroga per peppole e fringuelli e per l’utilizzo di richiami vivi
CacciaSono state bocciate ieri dal consiglio regionale — per paura di multe salatissim­e — le proposte di legge sulla caccia in deroga per peppole e fringuelli e per l’utilizzo di richiami vivi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy