Iushra, ricerche nei torrenti

Iushra, la ragazzina di 12 anni affetta da autismo, scomparsa il 19 luglio nei boschi di Serle, si cerca ancora. E i volontari (un’ottantina di uomini) hanno cercato la ragazzina anche nei torrenti e nei fiumi.

Ancora nulla (se non decine di archetti e richiami abusivi consegnati ai forestali). Ma si va avanti. Sui crinali, tra i boschi fittissimi, e anche scandagliando i corsi d’acqua. Sono proseguite come da programma le ricerche della piccola Iushra, bimba bengalese di 12 anni affetta da autismo scomparsa il 19 luglio scorso durante una gita sull’altopiano di Cariadeghe con un gruppo di ragazzini disabili, organizzata dalla Fobap. Decine di volontari — altamente specializzati — hanno battuto a tappeto i boschi tra Serle e Botticino. Nel primo pomeriggio sono state quindi concluse le ispezioni di quelle porzioni di territorio (impervio) coperte dalla vegetazione: 1.200 gli ettari di terreno battuti. Gli esperti dei vigili del fuoco, invece, hanno quindi percorso le aste dei torrenti che scorrono in zona e pure gli invasi di scolo dell’acqua. Per non lasciare nulla di intentato. Le operazioni di ricerca della piccola Iushra sono riprese la scorsa settimana (una decina di giorni il termine di massima stimato dalla prefettura): al lavoro, un’ottantina di uomini al giorno tra protezione civile, vigili del fuoco, soccorso alpino e speleologi incaricati di esplorare le grotte della zona (anche quelle non censite). Ieri le ricerche si sono concentrate nel territorio di Botticino, frazione di San Gallo. E come già annunciato dal sindaco, Donatella Marchese, su disposizione del prefetto il Comune aveva già emanato un’ordinanza per sospendere in via temporanea la caccia proprio nelle aree in cui lavorano le squadre. (m.rod.)