La città invecchia, in arrivo 5 case di riposo
Con l’aumento dell’età media della vita e della popolazione anziana non c’è da stupirsi se nei prossimi cinque anni potrebbero aprire in città ben cinque nuove case di riposo. C’è quella proposta dal cavatore Faustini al parco delle Cave (concessa in cambio dell’abbandono dell’attività di cava) che ha già ottenuto il permesso di costruire. Ne sorgerà un’altra in via Milano, davanti agli uffici dell’ente Provincia (struttura oggi dei frati Cappuccini). E l’Rsa Tonini-Boninsegna in via Romiglia, tra il liceo Copernico e la Poliambulanza. L’iter urbanistico si prevede più lungo invece per le case di riposo in via Flero ed in via Chiusure. Donatella Albini, consigliera di Sinistra a Brescia e delegata dal sindaco per le politiche sanitarie, avanza però il nodo cruciale degli accreditamenti: «C’è bisogno di nuovi posti in case di riposo ma purché siano accreditati, per ricevere i contributi di Ats e Regione. Altrimenti le rette rimangono solo a carico dei privati, con il rischio che poi le strutture vivano delle difficoltà, come sta accadendo oggi alla Korian». Strettamente collegata la questione delle strutture sanitarie: Brescia ha visto negli ultimi anni l’ampliamento degli Spedali Civili e del Sant’Anna ed ora vedrà l’ennesimo ampliamento della Poliambulanza. «Manca un disegno complessivo» punzecchia dall’opposzione Paola Vilardi (Forza Italia) ma per l’assessore Michela Tiboni non si possono prevedere in anticipo i bisogni dei poli ospedalieri: «quel che è certo è che la grande Brescia si costruisce attraverso il potenziamento dei servizi». (p.gor.)