Via Branze senza più auto, sogno possibile
La proposta del consigliere leghista Michele Maggi, di «chiudere al traffico via Branze per creare una sorta di cittadella universitaria intorno alla facoltà d’Ingegneria» vede d’accordo tutti i commissari di maggioranza ed opposizione. Anche se l’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni invita alla cautela. Prima vanno valutate bene tutte le possibili ripercussioni per il traffico: «La richiesta di vietare via Branze alle auto era già stata avanzata come osservazione al Piano urbano della mobilità sostenibile da parte dell’Università». Osservazione che lo scorso anno non venne accolta: «Abbiamo risposto che prima dobbiamo realizzare la nuova viabilità su viale Europa e via Triumplina (i lavori sono in corso, pagati prevalentemente con gli oneri d’urbanizzazione del complesso commerciale ex Idra, ndr). Quando verrà terminata è un’opzione che possiamo valutare». Certo va capito come riorganizzare la viabilità per «non riversare il traffico su via Stadio». E mentre l’università Statale si sta attrezzando per aprire anche le facoltà di Agraria e Farmacia, sempre a Mompiano tra un paio d’anno l’Università Cattolica realizzerà nell’ex seminario di via Bollani la nuova da 20 milioni di euro dove troveranno man mano casa le facoltà oggi presenti in via Trieste. È invece un’idea prematura quella de degli imprenditori australiani che oltre al nuovo stadio Rigamonti, hanno proposto di realizzare un campus universitario: sei anni fa si ipotizzava di realizzarlo alla caserma Randaccio, con una parte di fondi ministeriali (che però non erano sufficienti). (p.gor.)