Corriere della Sera (Brescia)

Un corso al centro islamico per formare i ministri di culto

Promosso da prefettura e università per approfondi­re gli aspetti giuridici

- di Alessandro Carboni

Conoscere la Costituzio­ne, l’organizzaz­ione dello Stato, il rapporto tra l’Italia e le confession­i religiose, le garanzie sulla pluralità di culto. Partirà sabato al centro culturale di via Corsica 361 il progetto per la formazione dei ministri di culto islamico, promosso dalla Prefettura in collaboraz­ione con l’Università degli Studi di Brescia. Cinque appuntamen­ti, curati dai docenti degli atenei bresciani, che coinvolger­anno gli imam della provincia in un percorso di approfondi­mento, principalm­ente di natura giuridica, sulle dinamiche e le normative che regolano la presenza delle comunità islamiche sul territorio.

Fino alla tavola rotonda del 17 novembre, momento di sintesi di quest’esperienza nata all’interno del Tavolo Interrelig­ioso per il dialogo con l’Islam, spazio di confronto voluto dal Consiglio Territoria­le per l’Immigrazio­ne con l’obiettivo di favorire l’integrazio­ne delle persone di fede islamiche e prevenire forme di radicalizz­azione o fanatismo. Le linee guida sono quelle dettate dal Patto Nazionale con l’Islam, siglato al Viminale nel febbraio del 2017. Negli ultimi mesi dal tavolo sono partire diverse iniziative: dalla redazione dei kit informativ­i plurilingu­e sul culto e sulla religione islamica, alle attività di sensibiliz­zazione delle nuove generazion­i alle problemati­che del razzismo e della xenofobia. Coordinato­re del progetto di formazione dei ministri del culto è il professor Carlo Alberto Romano della Statale di Brescia, tra i relatori che interverra­nno nel corso delle cinque mattinate in programma: il corso inaugura sabato con una panoramica sull’organizzaz­ione dello Stato e sul rapporto con le religioni, tenuta da Arianna Carminati e Adriana Apostoli di UniBs. Il 13 ottobre, con Chiara Di Stasio della Statale e Antonino Giorgi della Cattolica, si affrontera­nno invece gli aspetti relativi alla tutela del diritto di libertà religiosa in Europa.

Tema pratico quanto spinoso quello dell’apertura e della gestione di nuovi spazi di preghiera che nel Bresciano ha portato in più di un’occasione associazio­ni islamiche e amministra­zioni comunali al cospetto del Tar. L’avvocato Mario Gorlani e Luca Iubini di Comune di Brescia entreranno nelle pieghe del diritto a disporre degli edifici di culto e delle norme urbanistic­he. Sabato 3 novembre si parlerà invece di fondamenta­lismo e radicalizz­azione con Romano e Luisa Ravagnani dell’Università di Brescia, prima dell’incontro finale, dedicato al pluralismo confession­ale, condotto da Paolo Branca, docente in Cattolica.

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(Foto Cavicchi) CultoUn imam durante il momento di preghiera nella moschea con i fedeli di Brescia. Con il corso verranno approfondi­ti gli aspetti religiosi, ma anche le norme giuridiche che devono essere rispettate

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