Profumi di mosto e d’autunno sui colli del Garda
In Valtènesi Assaggi gourmet e degustazioni tra le vigne per celebrare l’autunno del Garda: venti le cantine aperte, e tre i percorsi etilici da scegliere
«Un’annata ricca e felice, senza i problemi metereologici che hanno segnato altre annate»: così Alessandro Luzzago, presidente del Consorzio Valtènesi, definisce in sintesi i tratti di questa vendemmia 2018 festeggiata come tradizione vuole da Profumi di mosto, sorta d’ideale viaggio tra le cantine della Doc Riviera del Garda Classico.
Venti cantine in totale, in un paesaggio che molti c’invidiano, con la possibilità di degustare i vini contraddistinti dalla presenza del vitigno Groppello, ossia i rossi della Denominazione e il Chiaretto, quest’ultimo divenuto simbolo e prodotto di punta della Valtènesi. I tratti principali sono quelli consolidati, si ha la possibilità di scegliere un percorso tra i 3 — A,B e C — disponibili, proposto a 30 euro, compreso di degustazioni e acquistabile presso ogni singola realtà, formato da 8 cantine ciascuno, con 1 o 2 cantine jolly e la visita alla Casa del Vino della Valtènesi in Villa Galnica.
Le novità sono rappresentate sia dall’esordio di due cantine alla rassegna, Giardini Conti Thun di Puegnago con il Chiaretto 2017 Micaela e Castrini di Pozzolengo con il Chiaretto La Vigna di Barbara 2017, che dalla presenza di un vino «storico» della zona, quel San Martino della Battaglia che attorno agli anni ‘60 e ‘70 era il riferimento per le gite sul Garda dei bresciani. Risorto da qualche anno grazie all’impegno di alcune figure locali con Tuchì come nome del vitigno, sarà proposto dalle cantine Cobue, Monte al Soglio 2017, di Pozzolengo e Selva Capuzza, Campo del Soglio 2017, dell’omonima località nel comune di Desenzano. Quest’anno poi si percepirà come non mai la frenetica attività della vendemmia, commenta Luca Franceschini, responsabile attività promozionali del Consorzio, andamento climatico e quantità delle uve hanno fatto sì che i lavori del periodo siano, in alcune cantine, ancora in atto, mostrando un lato dell’impegno annuale che si tende a dimenticare. In abbinamento ai vini ogni cantina offre assaggi di prodotti locali e piatti realizzati da ristoranti della zona. Tra i tanti, l’elenco completo dei percorsi e degli abbinamenti, nonché numeri telefonici sul sito profumidimosto.it, bigoli al sugo di anatra con carboni di olive nere, maialino da latte cotto sulla pelle con purea di patate, maccheroni, cinghiale, finferli e groppello, ma non mancheranno piatti vegetariani. Partecipare a questa «Festa della Vendemmia» è scoprire autonomamente un territorio e l’unicità dei suoi vini, tra le poche ricchezze ancora oggi a prova di copia.