Investì ubriaco un gruppo di amici Il gup accorda la messa alla prova
Il giudice, Alessandra di Fazio, aveva preso tempo, rimandando l’udienza preliminare da luglio a ottobre proprio per valutare una serie di «delicate» richieste avanzate dall’avvocato difensore Andrea Ingenito. In realtà, una su tutte: accordare la messa alla prova per Nicola Tengattini, 24 anni, originario di Sarnico ma di casa a Paratico. Era l’inizio di luglio di un anno fa: alla guida della Jeep Renegade intestata alla madre, Nicola travolse un gruppo di ragazzi milanesi, che proprio a Paratico avevano da poco partecipato a un festival musicale. E si allontanò, spaventato. Tra di loro anche una ragazza di 33 anni incinta di cinque settimane. A intercettare e arrestare Nicola Tengattini furono gli agenti della polizia stradale di Iseo: lo sottoposero all’etilometro. Risultò positivo. Sulla sua auto c’erano i segni evidenti dell’incidente: dell’urto contro un muretto e dell’impatto contro quella compagni di amici. Fu accusato di lesioni gravissime e omissione di soccorso. Oltre un anno dopo i fatti l’epilogo giudiziario: come chiesto dal suo legale, il giudice ha accordato la messa alla prova. Nicola la sua pena la sconterà così: «Ci saranno altre udienze, per calendarizzare e stabilire nel dettaglio il programma, che non sarà sicuramente breve», commenta l’avvocato Ingenito. Fondamentale, per la decisione finale, il fatto che poco dopo lo schianto Nicola Tengattini avesse già risarcito il danno causato a due parti offese: la ragazza e un amico. Un passaggio finito agli atti che ha determinato l’accoglimento delle richieste difensive da parte del gup. Sollevato anche lui, Nicola, all’uscita dall’aula accanto alla madre che accenna un sorriso. Anche se non è ancora finita. (m.rod.)