Un viaggio a cinque cerchi per Giovanni e Vittoria
Sognando Tokyo 2020, può capitare che la prima fermata sia a Buenos Aires, in Argentina, oltre 18 mila chilometri di distanza e in mezzo l’Oceano Pacifico. Qui, da domani fino al 18 ottobre, avranno luogo i terzi Giochi Olimpici estivi giovanili, dopo le precedenti edizioni a Singapore e Nanchino. Ci saranno anche due bresciani, entrambi in età tra i 13 e 18 anni come vuole il regolamento, partiti pochi giorni fa con lo zaino pieno di sogni e il cuore pulsante per l’emozione di una «prima volta» che segnerà la loro vita.
Giovanni Toti, maggiore età da raggiungere il prossimo 28 dicembre, ha scelto uno sport che in Italia in pochi conoscono e chiamano erroneamente «volano». Il badminton, questo il suo nome reale, è invece una disciplina in ascesa anche in Europa, non solo in Asia dove per praticanti è secondo a pochi. Il bresciano gareggia per il Gsa Chiari, società in forte crescita, partita in sordina e rapida a inserire i propri migliori prospetti nelle graduatorie nazionali. Nessun uomo italiano ha mai partecipato alle Olimpiadi «senior» di badminton, tantomeno a quelle «junior». Tutte le speranze si riversano su Giovanni: quest’anno si è imposto proprio nell’Open di Argentina, chissà che porti buono, anche se la concorrenza stavolta sarà spietata. «Ad un certo punto non credevo di farcela ma pian piano ho acquistato fiducia grazie ai punti che torneo dopo torneo guadagnavo — racconta — trasferirmi al PalaBadminton di Milano in maniera permanente non è stato facile e ringrazio la mia famiglia che nei momenti di sconforto mi ha aiutato a tener duro». Insieme a lui si era qualificato pure l’amico fraterno Enrico Baroni, altro esponente clarense, ma le regole hanno imposto di iscrivere un solo atleta per nazione.
Nel canottaggio gli italiani saranno quattro e tra questi anche Vittoria Tonoli, fresca medaglia d’argento ai Mondiali e agli Europei giovanili. Lei ha già compiuto 18 anni, è tesserata per la SC Garda Salò, si cimenta nel quattro senza ma, in assenza di compagne under 19, si adeguerà a competere nel doppio con Khadija Alajdi El Idrissi, superstite come lei dell’imbarcazione più promettente del remo azzurro. «Gareggerò su distanze a me sconosciute, provate solo in ambito nazionale per le selezioni, ma questa è un’esperienza alla quale non volevo rinunciare. Mi farà crescere», ha detto Vittoria. Ma, c’è da scommetterci, sarà ancora tra le atlete da battere.