Le notti moleste di via Crocifissa
Gli abitanti si organizzano e chiedono un incontro con la Loggia
Gli schiamazzi e la sporcizia se va bene. Altrimenti, sono le ambulanze in soccorso di chi è in coma etilico, a svegliare i residenti, che non ne possono più. Succede in via Crocifissa di Rosa.
Gli autisti delle ambulanze oramai conoscono bene via Crocifissa di Rosa non tanto per incidenti stradali, ma per soccorsi di persone in coma etilico. La strada, sta diventando punto d’ incontro di emarginati che cercano riparo nei cortili di qualche condominio quando non conviene loro il parco Marconi o il giardino Foccoli, poco distante. Notti or sono un disperato è rimasto incastrato in un cancelletto (fortunatamente inoffensivo, senza punte) e per liberarlo sono stati chiamati i vigili del fuoco. Se non capitano questi incidenti allora c’è da prestare aiuto a vittime dell’alcol.
Quel che è peggio e che da qualche tempo contribuiscono al degrado dell’elegante quartiere cittadino a due passi da centro storico persone (in prevalenza ragazzi e ragazze) che fanno acquisti nel supermercato aperto tutta notte . Quindi, allegramente fanno bisboccia dove capita, lasciando bicchieri, cartoni ed altri rifiuti sul selciato e spesso l’allegria della compagnia si trasforma in rumore molesto per chi a quell’ora dorme. La sporcizia, poi, la devono raccogliere al mattino l’edicolante della strada(dietro il suo chiosco è il deposito preferito dei rifiuti e degli imballi) o i negozianti che sono sotto i Portici di via Pisacane, che diventa punto d’incontro dei convegni notturni in caso di maltempo. Con molto garbo e da tempo, gli abitanti della via si sono affidati a Facebook fondando il gruppo «Quartiere Crocifissa di Rosa (Brescia)» nel quale segnalano piccoli e grandi disagi (ubriachi molesti, feste notturne al parco troppo rumorose ed episodi di degrado) e si fanno sentire sperando in periodici controlli ed auspicando un incontro risolutivo con il sindaco della città.
Nessuno intende colpevolizzare il supermercato aperto 24 ore su 24. Qualcuno fa anzi notare quanto sia utile — per esempio — ai dipendenti della vicina casa di cura Città di Brescia o dell’ospedale civile che possono far spese anche alla fine del loro turno notturno. Certo è che qualche inconveniente lo sta creando alla zona. Nel quartiere si sta formando anche un movimento contrario alla corsia riservata ormai alla sola linea 10 dei bus, la cui frequenza nei due sensi non è certo intensa. Intendono ridiscutere, ora che la Lam è dimenticata, la possibilità di ritornare alla grande strada di un tempo o di destinare quello spazio a parcheggi ed eleganti aiuole per far diventare la strada un gradevole passeggio. C’è insomma voglia di rendere migliore il quartiere a cominciare da una gara di balconi fioriti per rendere più allegre le facciate dei casermoni stile «anni ’60».