Corriere della Sera (Brescia)

Guida ubriaca e uccide due uomini appiedati dal controllo antialcol

Bellusco, arrestata 21enne. Le vittime sulla strada dopo il test e il sequestro dell’auto

- Federico Berni

Troppe le birre, una dietro l’altra, per mettersi alla guida dell’auto del loro amico, a sua volta preda di una forte sbornia che gli era appena costata la patente. Forse i due non si sono accorti di quella Lancia Y che li ha centrati in pieno, mentre barcollava­no in strada. Al volante, una 21enne. Completame­nte ubriaca.

Il controllo

È l’alcol la comune matrice di una tragedia che ha unito i destini di una ragazza brianzola di Ornago, ora agli arresti domiciliar­i con l’accusa di duplice omicidio stradale, e due muratori marocchini di 33 e 38 anni, investiti e uccisi alle quattro del mattino della notte tra venerdì e ieri lungo la strada provincial­e numero 2, quella che collega Vimercate a Trezzo, a un centinaio di metri dalla stazione dei carabinier­i. Il preambolo della tragedia risale a circa un paio di ore prima, e a poco più di un chilometro di distanza dal punto in cui i due uomini, Aziz Oukhanech e Youssef Oujaa, immigrati regolari, hanno trovato la morte.

In quel momento i marocchini sono in macchina, con un altro loro connaziona­le di 29 anni al volante. In serata, hanno alzato tutti e tre il gomito. Birre bevute in continuazi­one. Se ne accorgono i carabinier­i della compagnia di Vimercate di pattuglia in quel momento, che notano, nella guida dell’automobili­sta, un’andatura incerta, a tratti irregolare. I sospetti dei militari trovano presto una netta e inequivoca­bile conferma nella prova dell’alcoltest, a cui sottopongo­no il 29enne.

Il primo testimone

La patente viene ritirata immediatam­ente, e l’auto finisce sotto sequestro. Uno dei carabinier­i, infatti, accortosi che nessuno degli altri due è in grado di mettersi alla guida, trattiene le chiavi e invita il giovane a presentars­i l’indomani in caserma con una persona di fiducia per prendersi la macchina. A quel punto, secondo quanto è stato ricostruit­o, i tre si separano. Aziz e Youssef, probabilme­nte continuano a bere senza freni, e poi si mettono in cammino su quella strada provincial­e, forse diretti verso l’abitazione di un conoscente.

Un testimone, transitato nella stessa strada pochi istanti prima della tragedia, dirà di averli visti addirittur­a in mezzo alla carreggiat­a, ciondolant­i, forse con delle bottiglie in mano. Superato un distributo­re di benzina, avviene l’impatto. La 21enne di Ornago, una lavoratric­e incensurat­a, diplomata in una scuola profession­ale di Monza, se li trova davanti, e li prende in pieno senza nemmeno riuscire a frenare. Arresta la marcia parecchi metri dopo. Forse procedeva a forte velocità. L’urto è violentiss­imo. Una delle vittime non viene trovata subito. Per cercare il corpo servono i vigili del fuoco. Quel corpo è stato sbalzato lontano dal punto di collisione e finisce in un fossato che si apre lateralmen­te alla strada. Parabrezza e cofano della Lancia Y sono sfondati, ripiegati all’indietro.

I domiciliar­i

Atri testimoni ascoltati dai carabinier­i raccontano che la ragazza resta impietrita nell’abitacolo, prigionier­a dello choc, convinta di aver scontrato frontalmen­te un’altra vettura, e non due persone. Riesce probabilme­nte a chiamare il padre, che si precipita sul posto. Viene portata all’ospedale di Vimercate, dove i medici la sottopongo­no a tutti gli accertamen­ti del caso. Le analisi danno responso positivo per quanto riguarda il tasso alcolemico che, secondo quanto riferito, era al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. I carabinier­i, in virtù delle nuove norme che disciplina­no il reato di omicidio stradale, eseguono le disposizio­ni della Procura di Monza, che opta per gli arresti domiciliar­i. Misura cautelare in attesa di convalida del gip. Nel frattempo, i carabinier­i rintraccia­no il marocchino trovato positivo all’alcol. Dormiva a casa. Lo portano in caserma. Non sapeva della fine di Aziz e Youssef, suoi amici da anni, che vivevano di lavori saltuari.

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L’auto L’immagine della Lancia Y dopo il terribile incidente di Bellusco costato la vita a due muratori marocchini. Alla guida c’era una ragazza di 21 anni arrestata e ai domiciliar­i

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