Corriere della Sera (Brescia)

Germani a fondo contro Andorra

Quarta sconfitta in quattro gare: ad Andorra la squadra di Diana (fresco papà) crolla nell’ultimo quarto senza alibi contro un rivale modesto. Finisce 110-91, è un tunnel senza fine

- Di Luca Bertelli

Quasi venti punti di distacco dicono tutto su questa prima trasferta europea della Germani in Eurocup, sul campo dell’Andorra. La Leonessa è rimasta in partita per 27 minuti, poi è finita 110-91.

Stavolta è colpa della Germani. Dopo l’inchino a Milano, il rossore per l’esordio europeo con il Monaco e la sfortunata trasferta a Varese, ad Andorra arriva la sconfitta peggiore di questo sciagurato inizio di stagione: contro un avversario abbordabil­e, Brescia palesa i suoi limiti attuali e perde ancora, crollando nell’ultimo quarto dopo essere rimasta a lungo a contatto in una serata che gli andorrani hanno saputo prendere in mano al momento giusto mentre la squadra di Diana attendeva che fossero i rivali a spianarle la strada.

C’è qualche problema, non da poco, in questo 2018-19 per ora in perenne sudditanza dell’avversario di turno. La Germani difende a zona dal secondo minuto: di solito è una soluzione estrema contro avversari più forti, diventa subito un’esigenza dopo due minuti, sullo 0-7. Diana chiama timeout dopo 99 secondi e la notte insonne per la nascita della figlia Cecilia non gli impedisce di strigliare a dovere i suoi. Non c’è nemmeno da rimpianger­e Michele Vitali che, attanaglia­to dai sentimenti, sparacchia dalla distanza e gioca una partitacci­a (dell’ex). Non è il solo, anche a causa del fiscale (eufemismo) metro arbitrale.

L’attacco bresciano manca di fluidità. O meglio, non la trova lo «starting five», vittima dell’inconcilia­bilità tra Vitali e Mika: non funziona mai il pick and roll e il regista va in cortocircu­ito mentre il mormone finisce in panchina. Va meglio con il secondo quintetto, spensierat­o, meno ragione e più istinto. Sacchetti tiene in vita Brescia, Ceron nel secondo quarto infila undici punti in serie che regalano il primo vantaggio di sempre in Europa sul 33-30. Rientrano in campo i titolari e, a parte qualche sprazzo di Abass (il più pronto) e Hamilton (solo dalla lunetta), torna il buio. Nessuno dei pivot segna dal campo fino al 37’, rendendo perimetral­e e prevedibil­e una manovra cui manca il miglior Moss e l’Allen di Varese. Andorra, al momento giusto, cavalca Upshaw e dilaga fino a raggiunger­e un ingiustifi­cabile vantaggio di 19 lunghezze all’ultima sirena con 110 punti fatti. La qualificaz­ione in Eurocup diventa già complicata, Brescia è ultima a causa della vittoria dell’Ulm sul Galatasara­y. Eppure non è il problema primario. Va riaccesa la luce. Rialzata la testa. Subito.

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Coach Diana preoccupat­o
 ??  ?? Un’altra resa Luca Vitali e David Moss, due dei superstiti della passata stagione, con il volto accigliato raccontano molto del tunnel in cui si è infilata la Germani in questo avvio di stagione: è la quarta sconfitta in 4 gare (Ciamillo e Castoria)
Un’altra resa Luca Vitali e David Moss, due dei superstiti della passata stagione, con il volto accigliato raccontano molto del tunnel in cui si è infilata la Germani in questo avvio di stagione: è la quarta sconfitta in 4 gare (Ciamillo e Castoria)

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