Quilleri rilancia le monosale con più spettacoli
Il piano di Quilleri per rilanciare il cinema nel centro città
Una strategia di differenziazione che ha l’obiettivo di migliorare l’offerta cinematografica e di tutelare il ruolo sociale delle due ultime monosale cittadine del circuito Quilleri. Da ieri è partito un nuovo progetto metodologico che coinvolge il Sociale e il Moretto e ha l’intento di rispondere ad una esigenza di modernità di fronte alle mutazioni degli scenari urbani e di mercato. Le monosale, poli di aggregazione in centri storici che stanno cambiando volto per la delocalizzazione degli spazi dedicati alla visione cinematografica — in Italia come all’estero — hanno bisogno di un nuovo approccio più flessibile e competitivo. «Ho verificato — commenta Tomaso Quilleri — come le monosale tradizionali con la penuria della loro offerta : un film alla volta a tenitura settimanale — vengano penalizzate dal punto di vista del loro posizionamento sul mercato. Se il film va bene, rimane in programmazione, ma ci sono film che hanno bisogno di più tempo per imporsi, per azionare il passaparola, per espletare il loro percorso sulla piazza, e a volte le logiche del mercato con la loro rigidità esclusiva, questo tempo non lo concedono. Appunto per questo motivo abbiamo deciso di adottare un sistema diverso, ovvero unire idealmente in una prospettiva organica di programmazione le due monosale attraverso un piccolo palinsesto che prevede l’allargamento delle fasce orarie, la rotazione dei film (cinque o sei), come se si trattasse di una unica e piccola multisala composta da due unità non nello stesso plesso, ma divise da un centinaio di metri. Una programmazione sinergica e complessivamente più ricca».
In breve, nei giorni feriali ogni sala proporrà alla sera due film e non uno, mentre la programmazione pomeridiana, prima peculiarità solo dei giorni festivi, viene estesa anche alla giornata di sabato. In questo modo il ventaglio dell’offerta è ampliato e più spazio viene concesso alla qualità, soprattutto a quei film che sono meno performativi negli incassi e necessitano di tempi più lunghi di affermazione.
«È un tipo di percorso – commenta Tomaso Quilleri – che da parte nostra richiede investimenti sia sul piano della comunicazione che dell’allargamento degli orari di apertura. Una scelta doverosa, perché la forza commerciale delle nostre due multisale, Oz e Wiz, rischiava di sbriciolare le sale tradizionali della città. Va detto che questo che si inaugura a Brescia è un progetto pilota in Italia». Per l’occasione sono stati già approntati flyer pieghevoli con calendari e orari, mentre tutte le informazioni sono consultabili sul sito del Regno del cinema. Sono cinque i film di questa settimana sugli schermi di Sociale e Moretto, tali da accontentare palati diversi: L’apparizione di Xavier Giannoli che riflette sul rapporto di verità e menzogna a proposito di fede; Quasi nemici che racconta il rapporto di crescita tra un prestigioso professore un po’ cafone (Daniel Auteuil) e un’allieva (Camélia Jordana) di origini nord-africane e cresciuta nella banlieu parigina; Il complicato mondo di Nathalie dei registi David e Stéphane Foenkinos su un delicato rapporto madre e figlia; Tutti in piedi, una romantica politicamente scorretta, che ironizza sulla disabilità, per finire con Un affare di famiglia, la Palma d’oro di Cannes del maestro giapponese Hirokazu Kore-eda, in cartellone da settimane con successo.