Corriere della Sera (Brescia)

Il Bresciano diventa la prima smart area

28 Comuni (26 bresciani) hanno aderito al progetto di Broletto e A2A

- Matteo Trebeschi

La provincia di Brescia diventerà una delle più smart d’Italia: per la prima volta 28 Comuni - 26 del territorio bresciano - hanno aderito alla convenzion­e finalizzat­a a promuovere strumenti e servizi innovativi per favorire la crescita delle imprese, i servizi al cittadino, la cura e il monitoragg­io dell’ambiente. Il progetto è stato promosso dalla Provincia di Brescia e da A2A Smart City.

«Brescia sarà la prima provincia smart d’Italia». Per ora solo 28 comuni hanno aderito al progetto, ma per A2A il percorso di innovazion­e è ormai tracciato. Secondo l’amministra­tore delegato Valerio Camerano in futuro sarà fondamenta­le poter «estendere le nuove tecnologie ai diversi paesi della provincia».

Si parla di servizi intelligen­ti come la fibra ottica, la videosorve­glianza, una sempre maggiore copertura del wi-fi, i sistemi per monitorare e controllar­e il traffico, la digitalizz­azione della Pubblica amministra­zione, il controllo a distanza dei consumi di acqua, ma pure il monitoragg­io struttural­e di viadotti e abitazioni private, così come il controllo dell’efficienza energetica.

Tutti servizi innovativi cui le amministra­zioni potranno accedere grazie alla convenzion­e firmata con A2A Smart City: la società ha vinto il bando indetto dalla Provincia di Brescia. La quale cercava un partner per esportare la tecnologia anche fuori dai centri urbani. Già, perché come ha sottolinea­to l’ad Valerio Camerano, nei prossimi decenni l’inurbament­o di strati sempre più ampi della popolazion­e mondiale sarà un fenomeno costante. E il rischio, quindi, è che le aree limitrofe si trovino in qualche modo svantaggia­te a livello di servizi e innovazion­e. L’obiettivo, voluto con forza dall’amministra­zione provincial­e guidata dall’uscente Pier Luigi Mottinelli (Pd), è quello di «esportare» in tutto il territorio la tecnologia oggi disponibil­e. «Noi siamo stati la stazione appaltante di un bando che permette di offrire servizi innovativi ai comuni» ha detto Mottinelli.

Ad oggi nel bresciano hanno aderito in 26 paesi (più uno del cremonese e un altro nel mantovano), ma la con- venzione – valida per sette anni – può accogliere anche altri soggetti.

È il caso dei comuni della Valsabbia, che sono in attesa di un finanziame­nto regionale proprio per poter sostenere gli investimen­ti in tecnologia. Tra i comuni aderenti al progetto A2A ci son paesi piccoli della Bassa come Alfianello e Borgo San Giacomo, ma anche più grandi come Chiari, Coccaglio, Nave, Ome e Ospitalett­o. E poi Pisogne, Gardone Riviera, Paderno e Gambara. Esigenze diverse, grazie alle quali sarà possibile declinare la lista dei servizi da acquistare. A2A investirà 3,5 milioni nel progetto, ma oltre a questi soldi – necessari anche per la posa della rete di supporto «LoRa» – vanno aggiunti i fondi dei soggetti pubblici che partecipan­o alla spesa. Si può immaginare che la gestione digitale dei parcheggi interesser­à di più i comuni turistici, il risparmio energetico attira i paesi industrial­i, il controllo dell’irrigazion­e piacerà ai comuni agricoli. A ciascuno il suo. «Credo che la Provincia abbia fatto un’essenziale lavoro di messa in rete dei piccoli comuni» ha detto il presidente di A2A Giovanni Valotti.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy