Albergo di via Corsica «Sgombero con dignità»
«Non accetteremo uno sgombero che non preveda la sistemazione dignitosa e collettiva di tutti gli occupanti». Dopo lo scontro verbale con gli esponenti del Carroccio davanti all’ex Hotel Fornaci, Umberto Gobbi, l’associazione Diritti per Tutti e Magazzino 47 si sono raccolti ieri in presidio fuori dal Broletto, sede della Prefettura, per ribadire la propria posizione sul futuro dell’albergo di via Corsica, confiscato alla mafia nel 2009 e occupato dal 2013. «Si fanno più insistenti e concrete le possibilità di sgombero, abbiamo avvertito un’accelerazione; sicuramente la Lega farà pressione sul Ministero degli Interni per accorciare i tempi — spiega Gobbi —. Ma se ci fosse uno svuotamento noi staremo a vigilare perché quell’immobile abbia un’occupazione sociale effettiva». Gli «ospiti» del Fornaci attualmente sono 16. Vivono nelle stanze dell’ex albergo a luci rosse senza gas, con la corrente elettrica fornita da un generatore e l’acqua corrente offerta da un vicino. «Dal 2013 Diritti per Tutti e gli attivisti del Magazzino 47 danno una mano nella gestione dello stabile; l’abbiamo trovato nel degrado più totale – continua Gobbi -, insieme l’abbiamo sistemato e da allora quel posto ha una finalità sociale: rispondere a un’emergenza abitativa». Gli occupanti non sono solo immigrati, ma anche bresciani caduti in rovina. Come Mario, 68 anni, rimasto senza soldi e senza casa. «Ero all’estero a lavorare, la mia attività ha cominciato ad andar male e sono rientrato in Italia; mi sono ritrovato senza nulla — racconta —. La strada, il San Vincenzo quando c’era posto, poi sono arrivato all’hotel. Qui da quattro anni andiamo avanti come una grande comunità». Ora però il sogno è un appartamento dell’Aler. Salvatore De Martino di anni ne ha 64: «L’hotel per me è una benedizione».